Quando un’azienda attraversa una ristrutturazione finanziaria, il processo in genere porta a cambiamenti nella struttura del debito di tale entità. L’obiettivo è spesso legato al raggiungimento di alcuni risparmi finanziari e alla svolta delle operazioni per preservare il futuro di tale attività. Un’impresa potrebbe essere in grado di avviare una ristrutturazione finanziaria in via extragiudiziale, oppure il processo potrebbe richiedere il coinvolgimento del sistema legale per soddisfare i creditori. Alcuni dei modi comprovati per eseguire una ristrutturazione finanziaria includono la riorganizzazione dei termini delle obbligazioni di debito con i creditori, la ristrutturazione del patrimonio netto e l’ottenimento di prestiti.
Molto probabilmente, una ristrutturazione aziendale potrebbe portare a una dichiarazione di fallimento, che non deve tradursi nella fine di un’impresa. Un fallimento può spesso servire come mezzo per proteggere un’impresa dai creditori per un periodo di tempo mentre un debitore tenta di aumentare i profitti. In un accordo di fallimento preconfezionato, un filer può risparmiare mesi di tempo nel processo. Prima di presentare un deposito formale in un tribunale fallimentare, debitore e creditori concordano i termini di rifinanziamento in un accordo formale prima ancora che un giudice esamini il caso. Al momento della presentazione della domanda, il creditore ha già risparmiato al tribunale la fatica di trovare condizioni favorevoli con i creditori grazie all’accordo preconfezionato.
Potrebbe essere possibile continuare le operazioni anche mentre si svolge il processo di fallimento, purché ci siano risorse finanziarie sufficienti per farlo. Il fallimento è spesso progettato per mantenere un’impresa in funzione anche quando i termini del debito vengono rinegoziati. Se il caso non è un fallimento preconfezionato, il giudice potrebbe nominare un fiduciario per negoziare con i creditori durante questa ristrutturazione finanziaria. Questo dà all’azienda l’opportunità di tornare alla redditività. In caso di successo, la società potrebbe uscire dal fallimento dopo un periodo di tempo.
Le aziende che stanno perseguendo una ristrutturazione finanziaria potrebbero essere in grado di ottenere prestiti per aiutare con il processo. Il finanziamento del debitore in possesso (DIP) è un prestito che viene esteso alle imprese che si trovano in difficoltà finanziarie. Un prestito DIP potrebbe essere concesso a un’azienda che è già in fase di fallimento per sostenere tali spese. I costi di finanziamento per il finanziamento DIP potrebbero essere elevati a causa del rischio assunto dal prestatore, ma potrebbe anche aiutare a prevenire che un’azienda debba chiudere i battenti. I fornitori di finanziamenti DIP potrebbero avere una mano nelle operazioni della società in difficoltà per tutta la durata del finanziamento e potrebbero aspettarsi che il mutuatario stabilisca e raggiunga determinati obiettivi finanziari, portando a un’inversione di tendenza di tale attività.
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