Qual è il rapporto Omega?

Il rapporto Omega è un modo per misurare la performance delle attività finanziarie in base al livello di rendimenti che offrono in cambio del rischio di investire in esse. È un rapporto tra guadagni ponderati e perdite ponderate, un rapporto che include informazioni sulla probabilità di ciascun livello di rendimento. A differenza dei suoi predecessori, il rapporto Omega differisce in base alla forma della distribuzione dei rendimenti di un’attività. Ciò consente agli investitori di distinguere tra asset con diversi profili di rischio.

Gli investitori in genere richiedono un risarcimento per l’assunzione di rischi sotto forma di rendimenti più elevati. Gli analisti economici hanno escogitato modi per valutare le attività in questi termini per fornire agli investitori informazioni su quali attività forniscono i migliori rendimenti per il livello di rischio che presentano. Una delle misure di segnalazione più utilizzate è l’indice di Sharpe, che è il rapporto tra il rendimento medio dell’attività meno il rendimento privo di rischio, che di solito è il rendimento dei titoli del Tesoro, a una misura della volatilità dell’attività, che si trova utilizzando la varianza dei rendimenti.

Sebbene l’indice di Sharpe sia comunemente utilizzato per valutare la performance di un asset, presenta notevoli carenze. La misurazione si basa sulla media e sulla varianza dei rendimenti dell’attività, il che dice a un investitore poco delle prestazioni effettive dell’attività. Molte distribuzioni di rendimenti possono avere la stessa media e varianza ma forme completamente diverse, il che significa che hanno probabilità diverse per ogni dato rendimento. La forma effettiva della distribuzione è importante per l’investitore perché gli dice la probabilità di diversi livelli di rendimento, dandogli un’idea migliore del rischio a cui è esposto.

Il rapporto Omega è una misura alternativa della performance degli asset che fornisce all’investitore le informazioni scartate dal rapporto Sharpe. Incorpora l’intera distribuzione dei rendimenti senza gravare l’analista con calcoli difficili. Con Keating, un gestore di fondi con esperienza come analista finanziario, e William F. Shadwick, un matematico, hanno proposto la misurazione nel 2002. Il loro articolo, “A Universal Performance Measure”, descriveva la misurazione e come calcolarla, e forniva un’analisi dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di un rapporto che evitasse di semplificare eccessivamente i dati sui rendimenti delle attività.

Per calcolare il rapporto Omega, un analista deve conoscere la funzione di distribuzione dei rendimenti di un’attività. L’analista sceglie una soglia di perdita alla quale valutare l’attività. Calcola l’area tra una linea orizzontale in corrispondenza di uno e la funzione di distribuzione, o l’area al di sopra della curva, per i rendimenti al di sopra della soglia. Quindi, calcola l’area sotto la curva e sopra lo zero per i rendimenti sotto la soglia. Il rapporto Omega è il primo numero diviso il secondo.

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