Che cos’è l’esca per truffe?

Sebbene la maggior parte degli utenti di Internet sia abbastanza saggia da evitare le truffe online, ci sono ancora persone là fuori che cadono vittime di questi schemi fraudolenti ogni giorno. Possono essere presi per centinaia e persino migliaia di dollari. A volte, tuttavia, le carte in tavola vengono ribaltate su questi truffatori, le persone che gestiscono le truffe, in un processo noto come truffa esca.

L’esca delle truffe inizia quando una persona è pienamente consapevole che qualcuno sta tentando di derubarla in uno dei tanti stili diversi di frode online. Potrebbero ricevere un’e-mail sospetta, vedere una truffa all’asta online o entrare in contatto con un falso sito web di deposito a garanzia. Questo truffatore utilizzerà diverse tecniche per dare al truffatore nient’altro che un momento difficile e alla fine tenterà di frodarlo o umiliarlo. Lui o lei può anche costare soldi al truffatore o talvolta persino farli catturare dalle autorità. Il punto principale dell’esca delle truffe è fare tutto il possibile per impedire ai truffatori di rubare denaro a persone innocenti e per aggravarle e umiliarle nel processo.

Il tipo più popolare di truffa mirato all’esca delle truffe è la truffa 419, nota anche come truffa 419 nigeriana. In questo tipo di frode, il truffatore promette alla vittima grandi somme di denaro a condizione che la vittima prima le invii una somma inferiore, di solito tramite bonifico bancario. L’esca della truffa inizia quando il truffatore finge di essere la potenziale vittima e risponde, di solito via e-mail, alla persona che esegue la truffa. I truffatori di solito si spacciano per qualcuno eccentrico o peculiare. Il punto è che in seguito possono pubblicare il thread di e-mail online. Questo per mostrare quanto possano essere creduloni le persone stesse che perpetrano le truffe.

Uno degli obiettivi principali dell’esca per truffe è convincere gli autori a posare per una foto e poi pubblicarla online affinché le persone possano vederla. Il truffatore prometterà di inviare al truffatore i soldi che sta tentando di rubare solo se il truffatore invia una foto in cui sta facendo qualcosa di ridicolo o tiene in mano un cartello che dice qualcosa di divertente o umiliante. Poiché esiste una barriera linguistica tra il truffatore e il truffatore, il truffatore sarà spesso ignaro dell’umorismo nel segno con cui sta scattando la foto. Per rappresaglia, il truffatore utilizzerà spesso qualcun altro per scattare queste foto. A volte il truffatore si renderà conto di essere “preso in giro” e interromperà semplicemente la comunicazione dal truffatore.

L’esca per truffe solleva alcune questioni etiche. Uno è che si tratta di una forma di attivismo vigilante. Un altro è che il truffatore non può essere sicuro se l’immagine che stanno pubblicando online è del truffatore o solo un’altra delle loro vittime. Infine, le motivazioni del truffatore non sono sempre per rendere giustizia e spesso sono semplicemente per il proprio divertimento. Il giornalista Patrick Cain ha definito la truffa come “il primo sport sanguinario di Internet”.