Che cosa significa DVB-T?

La percezione comune della televisione digitale in questi giorni è di trasmissioni provenienti da torri di segnalazione, che rimbalzano sui satelliti e vengono trasmesse ai ricevitori domestici. Questa è la magia della trasmissione satellitare ed è affidabile finché la vista di quei satelliti non è oscurata. Tuttavia, questo non è l’unico modo in cui vengono trasmessi i segnali televisivi; un altro metodo popolare di trasmissione dei segnali di trasmissione video digitale terrestre (DVB-T). Quando le emittenti utilizzano questo metodo, i segnali digitali non lasciano la Terra. Non vengono nemmeno trasmessi via cavo; piuttosto, vanno da antenna ad antenna, da blaster di segnale a ricevitore domestico.

I segnali digitali vengono trasmessi di routine utilizzando metodi terrestri. Il metodo di trasmissione ha nomi diversi in diverse parti del mondo e DVB-T è il nome utilizzato in Europa e Australia. I clienti nordamericani ricevono questi segnali utilizzando una serie di standard approvati dall’Advanced Television Systems Committee (ATSC). In Giappone, è noto come Integrated Services Digital Broadcasting-Terrestrial (IDSB-T).

Le emittenti DVB-T trasmettono i dati utilizzando un flusso audio-video digitale compresso, con l’intero processo basato sullo standard MPEG-2. Queste trasmissioni possono includere tutti i tipi di trasmissione digitale, inclusi HDTV e altri metodi ad alta intensità. Questo è un grande miglioramento rispetto ai vecchi segnali analogici, che richiedevano flussi di trasmissione separati. Abbastanza stranamente, alcune trasmissioni digitali terrestri avvengono su reti analogiche, con antenne e ricevitori che ottengono alcuni utili aggiornamenti tecnologici lungo la strada.

Non sono solo i televisori a ricevere i segnali trasmessi in questo modo. Anche i computer possono ricevere tali segnali, sebbene gli utenti debbano acquistare un adattatore speciale. I segnali possono essere ricevuti su singoli computer o su reti, a seconda di dove è collegato l’adattatore.

DVB-T non è l’unico DVB disponibile. Il Digital Video Broadcasting Project, un gruppo di quasi 300 emittenti, operatori di rete e produttori di software che dal 1993 ha progettato standard aperti globali per le trasmissioni televisive digitali, ha creato anche altri formati. In Europa vengono utilizzati anche DVB-C e DVB-S, utilizzando le lettere C per Cavo e S per Satellite. Un altro protocollo ben noto è Digital Video Broadcasting–Multimedia Home Platform (DVB-MHP). Un tipo di DVB che presto riceverà molta attenzione da parte dei media è il Digital Video Broadcasting–Handheld (DVB-H), che è il metodo di trasmissione dati utilizzato per la TV mobile.