Il Codice Uniforme del Credito al Consumo (UCCC) è un insieme di regolamenti aziendali progettati per proteggere i consumatori. Lo fa governando le transazioni di credito, comprese le tariffe, l’accesso e le pratiche di riscossione. Mira a promuovere equità e chiarezza ea semplificare i rapporti tra creditori e consumatori. Questo corpo di regolamenti è un modello e non è obbligatorio in nessuna giurisdizione. Può essere adottato integralmente, in parte o per niente.
La Conferenza nazionale dei commissari sulle leggi statali uniformi è un gruppo negli Stati Uniti che sviluppa una legislazione che può essere adottata come legge statale. Il Codice uniforme del credito al consumo, approvato nel 1968, è uno dei lavori prodotti da questo gruppo. A causa dei cambiamenti nelle pratiche di credito al consumo, sono state apportate revisioni alla versione originale. La maggior parte degli aspetti fondamentali rimangono gli stessi, così come l’obiettivo finale, che è quello di proteggere i consumatori.
La normativa UCCC disciplina diverse tipologie di rapporti tra creditori e consumatori. La legislazione non si concentra esclusivamente su un tipo di relazione. Il suo obiettivo include l’interazione tra consumatori e società di carte di credito, commercianti e banche. La tutela fornita dall’UCCC non si estende, tuttavia, alle operazioni di credito alle imprese.
Esiste un’ampia gamma di tutele dei consumatori delineate nel Codice uniforme del credito al consumo. Una delle misure più significative limita i tassi di interesse che possono essere applicati sulle operazioni di credito. L’UCCC contiene disposizioni sull’irriducibilità, che riguardano pratiche che possono essere considerate gravemente sleali o fraudolente. Questa attenzione si estende anche alle pratiche di raccolta.
Altre aree che sono coperte dal Codice Uniforme del Credito al Consumo includono i giudizi di carenza e il calcolo degli oneri finanziari. Ci sono tentativi nel codice di incoraggiare la concorrenza in modo che i consumatori abbiano accesso a prezzi equi. Risulta evidente dal contenuto dell’UCCC che i suoi redattori ritenevano che la semplicità e la chiarezza fossero vantaggiose per i consumatori.
Questo corpus legislativo è considerato uno statuto modello. Ciò significa che fornisce una linea guida per quegli stati che potrebbero essere interessati ad applicarlo. La Conferenza nazionale dei commissari delle leggi statali non ha l’autorità di imporre i propri regolamenti a nessuna giurisdizione. Un certo numero di Stati ha adottato il Codice del consumo uniforme nella sua interezza, mentre alcuni Stati hanno adottato parti del codice. Poi ci sono altri stati che hanno sviluppato le proprie leggi sulla protezione dei consumatori, che sono notevolmente simili all’UCCC.
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