Il complesso di demenza della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è un disturbo neurologico causato dall’infezione con il virus dell’immunodeficienza umana (HIV). La maggior parte delle malattie legate all’AIDS sono il risultato di infezioni opportunistiche, ma il complesso della demenza dell’AIDS è causato dal virus HIV stesso, a volte insieme alle infezioni opportunistiche. Ricevere un trattamento precoce per l’infezione da HIV può ridurre il rischio di sviluppare demenza e il controllo dell’AIDS può anche limitare le possibilità di problemi neurologici.
L’HIV è coinvolto nello sviluppo della demenza in due modi diversi. Il virus è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e può danneggiare direttamente le cellule cerebrali, portando alla demenza. Inoltre, poiché il sistema immunitario declina in risposta all’infezione virale, i nervi vengono danneggiati, contribuendo anche alla comparsa del complesso della demenza dell’AIDS. A volte, la demenza è accelerata dallo sviluppo di tumori cerebrali associati all’AIDS e condizioni causate da infezioni opportunistiche.
I pazienti con demenza complessa da AIDS possono sperimentare un ampio spettro di sintomi, da sintomi così lievi che le persone non li riconoscono nemmeno come demenza a uno stato vegetativo persistente. Le persone in genere sperimentano disturbi cognitivi che peggiorano di gravità nel tempo, tra cui difficoltà a parlare, perdita di memoria, confusione e agitazione. Inoltre, si possono osservare anche un declino delle capacità motorie e cambiamenti nel comportamento. Nei pazienti che sviluppano demenza non correlata all’infezione da HIV, la demenza è spesso peggiore a causa della presenza dell’HIV.
Il rischio di sviluppare il complesso della demenza dell’AIDS aumenta se si lascia che il sistema immunitario raggiunga uno stato critico. L’assunzione di farmaci può mantenere alta la conta delle cellule del sangue, limitando i danni fisici causati da un sistema immunitario in difficoltà. Mentre un tempo il complesso della demenza dell’AIDS era molto comune nei pazienti con AIDS, l’avvento di regimi di trattamento più avanzati ha ridotto l’incidenza, con meno pazienti che sviluppano demenza perché le loro condizioni non possono diventare gravi.
Se vengono identificati i segni del complesso di demenza dell’AIDS, il paziente deve essere valutato da un neurologo. È possibile condurre studi di imaging medico per cercare cambiamenti fisici nel cervello e valutare le condizioni del paziente. I trattamenti possono includere la modifica dei regimi farmacologici, la terapia fisica per aiutare con le capacità motorie e le cure di supporto per mantenere i pazienti confusi, agitati o turbati il più a loro agio possibile.
La demenza può essere spaventosa e i pazienti possono sperimentare periodi di lucidità o essere molto consapevoli del mondo che li circonda senza essere in grado di comunicare. È importante esserne consapevoli quando si interagisce con pazienti affetti da demenza. Fornire spiegazioni per ciò che sta accadendo, parlare con un tono basso e rassicurante e trattare i pazienti con rispetto può ridurre notevolmente l’agitazione e il disagio.