Che cos’è il glicole dietilenico?

Il dietilenglicole, o DEG, è un composto organico liquido incolore a temperatura ambiente prodotto dall’interazione di glicole etilenico e glicole trietilenico. È utilizzato in un’ampia varietà di applicazioni industriali, incluso come composto nella produzione di plastica poliuretanica, nella produzione di gas naturale e come solvente. La capacità del glicole dietilenico di agire come umettante dove assorbe acqua o aiuta altri materiali a farlo ha portato anche al suo utilizzo nella produzione di tabacco e sughero, nonché inchiostri da stampa e colle.

DEG non è corrosivo e ha un alto punto di infiammabilità compreso tra 309° e 617° Fahrenheit (154°-325° Celsius), quindi può essere conservato in fusti di acciaio inossidabile e non prende fuoco facilmente. Questi tratti, insieme al suo basso punto di congelamento di 16° Fahrenheit (-9° Celsius) e all’alto punto di ebollizione compreso tra 473° e 885° Fahrenheit (da 245° a 474° Celsius) gli danno anche usi in applicazioni di raffreddamento, come per alcuni soluzioni antigelo e come fluido termovettore. Altre applicazioni ad alto stress per il glicole dietilenico includono la produzione di esplosivi e come fluido idraulico e per freni.

C’è una domanda mondiale di quasi 24,000,000 di tonnellate di glicole etilenico all’anno a partire dal 2010 e la Cina consuma circa un terzo di questa offerta. Il glicole monoetilenico (MEG) soddisfa il 90% delle esigenze del mercato e il glicole dietilenico e il glicole trietilenico sono prodotti come sostanze chimiche supplementari nel processo di produzione. La maggior parte del MEG, circa l’85%, viene utilizzata per produrre fibra di poliestere per abbigliamento e materie plastiche correlate. La capacità di produzione è aumentata a un ritmo rapido e si stima che il mercato mondiale della famiglia chimica, nel periodo 2010-2011, sia in eccesso di 3,500,000 tonnellate.

Un composto derivato che utilizza dietilenglicole, noto come dietilenglicole monobutil etere (DEGBE), viene utilizzato come solvente nelle tinture per capelli. È in fase di valutazione da parte dell’Unione Europea attraverso la ricerca francese, per la sua sicurezza dove viene assorbito dalla pelle. Una valutazione del 2006 ha portato ad alcune restrizioni francesi sul suo utilizzo, in cui sono consentite concentrazioni non superiori al 9% nei prodotti per capelli. A partire dalla metà degli anni ‘1990, in Europa venivano utilizzate fino a 50,000 tonnellate di sostanza chimica come ingrediente di detergenti e rivestimenti per superfici, come le vernici.

I rischi per la salute derivanti dall’esposizione al glicole dietilenico in sé sono ben consolidati. L’inalazione può causare nausea e vomito, tra molti altri sintomi, e l’ingestione può causare una forma di intossicazione da alcol e portare a convulsioni e morte. È anche noto che l’esposizione ha effetti degenerativi su molti organi e sistemi biologici del corpo umano, compreso il danno cerebrale. A causa del fatto che il glicole dietilenico è stato responsabile di diversi casi di avvelenamento di massa di persone dal 1937, è universalmente limitato dall’essere usato come additivo alimentare. Il composto è comunque presente ad una concentrazione dello 0.2% come impurezza nel polietilenglicole, che viene utilizzato come additivo alimentare.