Il rivestimento ottico o il rivestimento di film sottili è un processo di fabbricazione in cui prodotti come occhiali, specchi, schermi di computer e parti in fibra ottica sono rivestiti con metalli. Il rivestimento ottico conferisce ai prodotti la capacità di riflettere la luce in modi diversi, a differenza dei prodotti non rivestiti. Il rivestimento viene solitamente realizzato utilizzando macchine gestite da tecnici, che programmano o supervisionano i processi della macchina. Alcune macchine eseguono processi automatizzati che non necessitano di un’attenta supervisione.
Esistono diversi tipi di richieste per il rivestimento ottico. In alcuni casi, come negli specchi, l’effetto desiderato è quello di produrre un prodotto con un alto grado di riflessione della luce. Scegliendo materiali con livelli di rifrazione opposti e impilandoli, si aumenta la riflessione nel prodotto finito. Per specchi economici, un tipico materiale di rivestimento ottico sarebbe l’alluminio che riveste il vetro. I rivestimenti più costosi, come l’argento, che si traducono in specchi più costosi, sono di qualità superiore perché riflettono più luce.
Nel caso di lenti utilizzate per microscopi o fotocamere, il rivestimento ottico viene utilizzato per rifrangere la luce, piuttosto che rifletterla. Questo è chiamato rivestimento dielettrico e il suo utilizzo non è solo per i consumatori, ma anche per dispositivi scientifici come telescopi e laser. Strati di metalli come magnesio e fluoruro vengono depositati sugli oggetti che richiedono rivestimento (chiamato substrato) e i livelli di riflessione o rifrazione possono essere titolati a seconda del numero e dello spessore degli strati, del tipo di materiali e dei processi di rivestimento utilizzati.
Una delle aziende più produttive che ha utilizzato il rivestimento ottico con grandi vantaggi è stata la Optical Coating Labs Incorporated, con sede in California, che negli anni ‘1970 divenne un importante datore di lavoro nell’allora relativamente piccola città di Santa Rosa. Hanno progettato prodotti come schermi di computer non riflettenti, finestre per lo Space Shuttle e specchi per il telescopio a raggi X Chandra.
La crescente capacità e innovazione dell’azienda ha interessato la società più grande, JDS Uniphase, che ha successivamente acquistato l’azienda alla fine degli anni ‘1990. Mentre questa mossa sembrava presagire una capacità ancora maggiore per l’azienda di aumentare la produzione, ha invece finito per smantellare praticamente l’intera operazione di rivestimento ottico. Questo calo di produttività durato anni ha provocato la perdita di posti di lavoro di circa 1000 persone.
La caduta dell’azienda ha coinciso con il crollo delle telecomunicazioni, poiché gran parte del lavoro svolto presso JDS Uniphase durante questo periodo era destinato ai componenti in fibra ottica. Da allora, gran parte del lavoro di rivestimento ottico si è spostato all’estero. Ci sono alcune aziende negli Stati Uniti con piccole operazioni dedicate al rivestimento di alcuni prodotti specifici. Tuttavia, le start-up sono soggette a un alto tasso di fallimento e molte delle macchine più vecchie sono ora vendute a paesi stranieri come l’India o la Cina. Si pensa che la produzione di rivestimenti ottici sarà efficace solo se le nuove aziende estere impiegano consulenti americani per riparare le macchine quando hanno problemi, poiché questa tecnologia è stata utilizzata e brevettata principalmente negli Stati Uniti.