Che cos’è il sacco endolinfatico?

Il sacco endolinfatico è una struttura alla fine del labirinto membranoso nell’orecchio interno. Endolinfia è il nome del fluido che riempie il labirinto membranoso. Il sacco endolinfatico ha una forma irregolare e complessa ed è costituito da tubi e spazi interconnessi. Si ritiene che la sua funzione coinvolga l’assorbimento e la secrezione, oltre a svolgere un ruolo nella risposta immunitaria. Sebbene il suo ruolo non sia completamente compreso, si ritiene che il sacco endolinfatico sia coinvolto nello sviluppo della malattia di Meniere, una condizione in cui si verificano vertigini e problemi di udito.

All’interno del labirinto osseo dell’orecchio interno, che è riempito con un fluido noto come perilymph, si trova il labirinto membranoso. Il labirinto membranoso è completamente sigillato in modo tale che l’endolinfa al suo interno non comunichi con il perilymph all’esterno. Nel labirinto membranoso sono incluse le strutture sensoriali coinvolte nell’equilibrio e nell’udito. Coloro che si occupano di equilibrio sono i canali semicircolari, il sacculo e l’utricolo, mentre la coclea è la struttura coinvolta nell’udito. Queste parti sensoriali del labirinto sono collegate a due strutture non sensoriali, che sono il dotto endolinfatico e il sacco endolinfatico.

L’endolinfia della coclea e la saccola passano attraverso il tubo, o dotto, noto come il dotto endolinfatico. Dai canali semicircolari e dall’utricolo, l’endolinfia attraversa il dotto utricolosacculare, che si unisce al dotto endolinfatico. Il dotto endolymphaticus conduce attraverso un canale chiamato aquaeductus vestibuli al sacco endolinfatico. Questo si trova all’interno dell’osso temporale nel cranio, formando la fine cieca del labirinto membranoso. Sebbene tutte le sezioni del labirinto membranoso siano collegate da condotti, l’endolinfina in realtà non scorre attraverso i compartimenti.

Il sacco endolinfatico ha una struttura semplice nei neonati, ma dopo il primo anno di vita inizia a sviluppare una forma più complessa. A circa quattro anni avrà sviluppato la complessa struttura che si trova negli adulti. La sezione centrale del sacco è la più complessa ed è conosciuta come la porzione tubolare. Solo una piccola quantità di endolfa si trova all’interno del sacco e, a differenza della maggior parte del labirinto membranoso, non è circondata da perilmio.

Sebbene i ricercatori continuino a studiare i processi coinvolti nella malattia di Meniere, si ritiene che il sacco endolinfatico svolga un ruolo importante. Nei pazienti con la malattia, il sacco è spesso piccolo o invisibile quando visto usando la scansione a risonanza magnetica (MRI). L’uso della chirurgia endolinfatica del sacco come trattamento per la malattia di Meniere è controverso e molti medici lo considerano inefficace.