Che cos’è la dilatazione del palloncino?

La dilatazione con palloncino è una tecnica più comunemente usata per allargare e sbloccare le arterie e per trattare condizioni in cui vi è un restringimento, o stenosi, dell’esofago. L’esofago è la lunghezza dell’intestino che il cibo attraversa quando viaggia dalla bocca allo stomaco. Durante la dilatazione del palloncino, un palloncino sgonfio viene fatto passare lungo una struttura cava fino a raggiungere un punto di blocco, dove viene gonfiato per provocarne l’allungamento e l’allargamento. La dilatazione con palloncino può essere utilizzata per trattare il restringimento di strutture come le tube di Falloppio, le valvole cardiache, i dotti lacrimali e il dotto biliare che esce dalla cistifellea. I palloncini sono disponibili in molte dimensioni e vengono continuamente sviluppati per trattare i blocchi in tutte le parti del corpo.

Probabilmente l’uso più comune della dilatazione con palloncino è quello di sbloccare le arterie coronarie che forniscono sangue al muscolo cardiaco. Le arterie coronarie possono restringersi a causa di un processo noto come aterosclerosi, in cui le placche formate da depositi di grasso si accumulano nelle pareti dei vasi sanguigni. Possono verificarsi problemi come attacchi di cuore e angina o dolore toracico che si verifica durante l’esercizio.

Il metodo di dilatazione con palloncino può essere utilizzato per appiattire una placca grassa, provocando l’allargamento dello spazio, o lume, all’interno di un’arteria e aumentando il flusso sanguigno. Un tubo artificiale noto come stent può essere lasciato all’interno dell’arteria per mantenere aperto il lume in quel punto. In alcuni casi, il palloncino può essere gonfiato all’interno dello stent per espanderlo completamente. Il palloncino viene quindi rimosso, lasciando lo stent in posizione.

La dilatazione dell’esofago con palloncino viene utilizzata per trattare condizioni come una stenosi peptica, in cui l’acido dallo stomaco passa nell’esofago causando danni, cicatrici e restringimento. Un altro disturbo, noto come acalasia, coinvolge i muscoli della parte inferiore dell’esofago che non riescono a rilassarsi, impedendo la normale deglutizione. Anche gli anelli fibrosi, noti come anelli di Schatzki, che causano il restringimento dell’estremità inferiore dell’esofago, possono essere trattati con la dilatazione del palloncino.

La dilatazione esofagea viene normalmente eseguita da uno specialista in gastroenterologia, che si occupa di patologie che interessano il sistema gastro-intestinale. È ciò che è noto come procedura endoscopica terapeutica, in quanto durante il processo viene utilizzato uno strumento di visualizzazione sottile e flessibile noto come endoscopio. L’endoscopio consente di vedere la sezione ristretta dell’esofago e il palloncino viene quindi fatto passare attraverso di esso. Successivamente, il palloncino viene gonfiato ad una pressione che è nota corrispondere al diametro richiesto per allargare la stenosi.

I palloncini vengono lasciati in posizione per un periodo di tempo specificato prima di essere ritirati. L’endoscopia consente di ispezionare il punto di stenosi per vedere se è stato allargato con successo e per determinare se si è verificato un sanguinamento. È prevedibile una piccola quantità di sanguinamento a causa dello stiramento dei tessuti. Questo tipo di dilatazione con palloncino può essere eseguito in sedazione e normalmente richiede meno di un’ora, con un rapido recupero dei pazienti.