Quando un’isola trascorre molto tempo separata fisicamente da altre parti del mondo, l’evoluzione tende a produrre animali unici per quell’isola. La fossa del Madagascar, che ? una creatura carnivora simile a un gatto, ? un esempio di questo tipo di evoluzione, poich? vive solo sull’isola del Madagascar. I fossas sono mammiferi marroni che assomigliano a grandi gatti ma sono pi? strettamente correlati alle manguste. Una fossa pu? arrampicarsi sugli alberi e conta lemuri, rettili e uccelli tra le loro prede.
Nella terminologia scientifica, la fossa del Madagascar ? conosciuta con il nome Cryptoprocta ferox. Comunemente, va semplicemente con il nome di fossa, poich? non esistono altri tipi diversi dal tipo Madagascan. Sull’isola del Madagascar, l’animale vive nelle foreste e tende ad essere attivo durante la notte e al tramonto e all’alba. Il nome scientifico della fossa deriva sia da una caratteristica del suo aspetto che dalla sua presunta natura. Crypto significa nascosto in latino e Procta si riferisce a un ano, poich? la fossa ha una custodia di pelle che copre la parte posteriore. Ferox, d’altra parte, significa feroce.
La pelliccia di una fossa del Madagascar ? spesso marrone con un pizzico di rosso, ma alcuni hanno una pelliccia nera. La sua lunghezza massima, compresa la coda, ? di circa 1,8 metri. Il mammifero ha occhi grandi e orecchie rotonde, con denti piccoli e baffi molto lunghi. Pu? vedere bene e ha un buon senso dell’udito e dell’olfatto. I fossas hanno anche ghiandole odorifere, che producono un odore che l’animale lascia intorno al suo vicinato come comunicazione ad altri fossili.
Poich? la sua gamma nativa ? la foresta e la sua preda pu? vivere tra gli alberi, la fossa ha sviluppato una capacit? di arrampicarsi. I suoi piedi hanno artigli che pu? ritrarsi e la sua lunga coda funge da equilibrio per il resto del suo corpo quando si sposta da un ramo all’altro. Man mano che l’isola del Madagascar ? diventata deforestata nel tempo, la gamma possibile per la fossa di vivere e riprodursi ? diventata pi? piccola, riducendo significativamente la quantit? di animali e mettendo la fossa del Madagascar nella categoria in via di estinzione, a partire dal 2011.
I piccoli fossili trascorrono quattro mesi e mezzo in una tana alimentata dal latte dalla madre. I giovani fossili diventano indipendenti all’et? di circa un anno e mezzo e raggiungono la dimensione finale a circa quattro anni. Una fossa custodita dagli umani ha vissuto per 20 anni, ma non si sa per quanto tempo gli animali vivono allo stato brado.
A causa dell’isolamento del Madagascar dalle specie esterne per migliaia di anni come isola con poca immigrazione di specie, la fossa ? il predatore chiave di volta dell’isola, a parte l’uomo. Ci? significa che non ha veri predatori e mangia grandi specie; un esempio sono i lemuri che vivono nelle foreste. Oltre ai lemuri, una fossa pu? cacciare rettili, uccelli e animali pi? piccoli dei lemuri.