La grafomania è una condizione in cui una persona sente un impulso ossessivo o una compulsione a scrivere. Quando si descrive una condizione medica, questo impulso è così grave che l’individuo affetto può anche non scrivere in un linguaggio comprensibile o grammaticale o interessarsi molto alle cose che sta scrivendo. In altri contesti, questo termine può essere usato per svalutare verbalmente il lavoro di uno scrittore o per descrivere l’atteggiamento di un gruppo più ampio. Se usato in questo modo, il termine è in qualche modo figurativo, descrivendo un atteggiamento nei confronti della scrittura piuttosto che un’effettiva coazione a scrivere.
Come condizione medica, la grafomania non ha una causa singola. L’esperienza soggettiva di una compulsione a scrivere può anche essere abbastanza personale. Se una persona soffre di grafomania o è semplicemente molto coinvolta nella scrittura è tipicamente una questione di risultati e delle condizioni di vita di quella persona. Un individuo che scrive in modo compulsivo ma la cui scrittura si traduce in una lunga carriera come romanziere di successo potrebbe soffrire di questa condizione, ma questo è irrilevante, poiché la malattia viene diagnosticata solo nei casi in cui interferisce con la vita di un individuo.
Tecnicamente, questa condizione non è la stessa della graforrea, che è uno sfogo completamente privo di senso di parole scritte. Si presume generalmente che la grafomania abbia una base nella comunicazione sensata, il cui valore potrebbe essere oggetto di dibattito. Comporre frasi relativamente coerenti in qualsiasi lingua è la differenza determinante tra queste due condizioni. Un’altra condizione correlata chiamata tipomania comporta l’ossessione di vedere il proprio nome stampato. Questa condizione è significativamente diversa in quanto ha un aspetto sociale.
Quando una persona che ovviamente non soffre di un disturbo mentale viene descritta come affetta da grafomania, l’effetto previsto è tipicamente peggiorativo. Questa diagnosi amatoriale viene spesso utilizzata per una persona che scrive ma non è uno scrittore professionista e non lo sarà mai e anche per persone pubblicate ma non qualificate. L’unico scopo dell’uso del termine grafomania in questo modo è quello di svalutare il lavoro dello scrittore. In sostanza, accusare una persona di avere la grafomania equivale a sostenere che vedere il valore nella scrittura di quella persona è un sintomo di una malattia mentale.
Questo termine è purtroppo fortemente dipendente dal contesto per la sua definizione. È sempre associato a grandi quantità di scrittura, ma in alcuni casi non è nemmeno applicato a una sola persona. Ad esempio, si potrebbe dire che una cultura soffra di grafomania se, come gruppo, consente la produzione e la pubblicazione di un gran numero di opere scritte frivole. Usi come questo sono forse più comuni di qualsiasi diagnosi medica e devono essere interpretati considerando l’atteggiamento di chi parla.