La lavorazione fotochimica (PCM) comporta la creazione di immagini incise o ritagli progettati utilizzando un processo computerizzato che espone sottili fogli di metallo alla luce e a vari prodotti chimici. Le industrie possono utilizzare la fresatura PC praticamente su qualsiasi tipo di lamiera, inclusi alluminio, ottone o rame, oltre a nichel e argento. Le tecniche di lavorazione fotochimica possono essere utilizzate per produrre componenti elettronici delicati, impianti medici o incisioni estremamente complesse. L’incisione chimica rudimentale con acido citrico risale a migliaia di anni.
Gli ingegneri in genere creano l’immagine desiderata utilizzando un software di progettazione assistita da computer, comunemente chiamato software di disegno CAD. Quando viene utilizzato per tagliare parti particolari, i tecnici replicano questo modello in colonne e righe formando più immagini su uno schermo. Il computer trasferisce l’immagine su una pellicola laminata a base di Mylar® e rivestimento in emulsione d’argento. Prima della lavorazione fotochimica, il metallo prescelto subisce un accurato processo di pulitura, che garantisce l’adesione alla pellicola fotografica. Dopo essere stato pulito con una soluzione diluita, il foglio subisce un risciacquo con acqua e un processo di asciugatura a caldo.
Quando si lavora un ritaglio di metallo completo, i tecnici laminano, o sandwich, il pezzo di metallo tra due pezzi di pellicola per fotoutensile. Solo un lato del metallo deve essere coperto con pellicola durante l’incisione o l’incisione. I tecnici laminano il metallo utilizzando un rullo a secco o un metodo per immersione a umido. Usano le fotocamere durante questo processo per garantire il corretto allineamento del metallo e della pellicola. Il laminato e il fotoutensile si abbinano in modo identico nelle dimensioni.
Il metodo a rulli prevede il passaggio del metallo attraverso un rullo in cui la macchina inserisce il foglio tra due pezzi di laminato. La laminazione richiede ambienti privi di contaminazione e l’eliminazione di eventuali bolle d’aria. Il metodo per immersione a umido prevede l’immersione del metallo in una pellicola liquida e la cottura della lastra in un forno per indurire la pellicola. Il processo fotochimico continua esponendo il metallo laminato a luce ultravioletta ad alta intensità, indurendo l’immagine sul fotoutensile.
Dopo l’esposizione, i tecnici espongono il metallo laminato alla soluzione di sviluppo, che rimuove qualsiasi laminato non sviluppato. Tramite un nastro trasportatore, il metallo laminato entra in una camera rivestita con ugelli spruzzatori posizionati sopra e sotto il trasportatore. L’acido per incisione a caldo spruzza il metallo da uno o entrambi i lati, a seconda del design desiderato. L’acido scioglie il metallo non ricoperto di laminato senza lasciare spigoli vivi o alterare la qualità del metallo. Questa fase del processo di lavorazione fotochimica crea l’immagine finita formata sul disegno CAD.
La parte ora subisce un risciacquo con acqua e l’esposizione a una soluzione di strippaggio che rimuove qualsiasi laminato rimanente. Il foglio passa attraverso un risciacquo finale con acqua seguito da un’asciugatura ad aria calda. I tecnici possono utilizzare i microscopi per un’ispezione finale come mezzo di controllo della qualità.