La stampa fa riferimento alle agenzie e alle persone coinvolte nella raccolta e nella diffusione delle notizie. Ciò include le testate stampate, come giornali e periodici; notizie trasmesse, come notizie radiofoniche e televisive; e le notizie diffuse su Internet attraverso i siti web. La libertà di stampa è un concetto che ha a che fare con il rapporto della stampa con il governo.
La questione della libertà di stampa sorse per la prima volta in Inghilterra nel XVI secolo, e solo perché alla stampa era richiesto di presentare materiali per la licenza prima della pubblicazione. Man mano che i requisiti diventavano più restrittivi nel XVII secolo, tra i manifestanti c’era il poeta John Milton, il quale suggerì che la soppressione delle pubblicazioni ritenute problematiche fosse meglio che censurarle prima della pubblicazione. Tuttavia, le leggi sulla licenza e sulla censura rimasero sui libri fino al 16, e anche quando furono abolite, le leggi sulla diffamazione potevano essere usate per punire chiunque avesse stampato materiale che criticava il governo, e la verità non era una difesa accettabile fino alla metà del XIX secolo.
Il 25 maggio 2009, i giornalisti di 19 paesi europei hanno adottato la “Carta europea sulla libertà di stampa” durante una cerimonia ad Amburgo e 48 giornalisti e redattori capo l’hanno firmata. I dieci articoli mirano a riconoscere il ruolo della libertà di stampa in una società democratica ea proteggere la stampa da censure, restrizioni, minacce, sorveglianza e attacchi. Il documento continua a essere disponibile online per la firma da parte dei giornalisti, se lo desiderano.
Negli Stati Uniti, la libertà di stampa si afferma a cominciare dalla difesa di John Peter Zenger contro le accuse di diffamazione nel 1735. La libertà di stampa è stata specificamente fornita da diversi stati dopo la rivoluzione americana e assicurata dal Primo Emendamento agli Stati Uniti Costituzione, approvata nel 1791, dove è raggruppata insieme alla libertà di parola. L’atteggiamento nei confronti della calunnia sediziosa implicito nel Primo Emendamento è stato discusso, ma con il passaggio del Sedition Act nel 1798, il Primo Emendamento venne inteso come non intento a proteggere la diffamazione sediziosa, ma riconoscendolo come un crimine.
All’inizio del 21° secolo negli Stati Uniti, la libertà di stampa protetta dal Primo Emendamento distingue tra la pubblicazione e la raccolta di notizie: ai giornalisti non sempre viene concesso un accesso illimitato alle aree di combattimento. Alcuni stati hanno approvato leggi scudo che consentono ai giornalisti di rifiutarsi di divulgare informazioni e fonti alle forze dell’ordine, ma la Corte Suprema non ha riconosciuto che la stampa ha un diritto illimitato alla riservatezza.