La proteina S è una proteina anticoagulante nel corpo umano che è fortemente legata a simili proteine ??dipendenti dalla vitamina K come la proteina C. In effetti, la proteina S nella sua forma libera funziona insieme alla proteina C per prevenire attivamente i coaguli di sangue. Una seconda forma della proteina, nota come forma complessa, è legata a una proteina nota come C4b. Combinato, C4b e la forma complessa di S si dividono in cellule danneggiate dopo lesioni per pulire i tessuti interni senza causare ulteriori danni.
In termini di tipi di proteine, la proteina S è una glicoproteina. Osservando i diagrammi di costruzione molecolare e le diapositive microscopiche, i ricercatori hanno osservato che le catene laterali dei polipeptidi si attaccano ai glicani per creare glicoproteine. Questa classe di proteine ??aiuta le interazioni tra cellule in capacità praticamente innumerevoli. Tali proteine ??servono a scopi nel corpo umano da legare cellule o fibre di tessuto a piastrine aderenti ai rivestimenti dei vasi sanguigni, nonché all’attività molecolare associata alla coagulazione del sangue e alla rimozione delle cellule danneggiate. Gli scienziati di Seattle, Washington, hanno identificato per la prima volta il gene PROS1 e, in particolare, la proteina S alla fine degli anni ’70, attingendo all’iniziale della città per nominare la nuova scoperta di proteine.
La responsabilità primaria di questa glicoproteina in forma libera è quella di legarsi con cellule specifiche per inibire la coagulazione all’interno del flusso sanguigno. A meno che non siano legati a C4b, la proteina S circola liberamente all’interno del corpo, con aumenti dei livelli ematici innescati da lesioni, malattie o presenza di invasori estranei che influiscono sulla viscosità del sangue. Quando si verifica una lesione, si attivano sia le forme libere che complesse. La forma libera impedisce la coagulazione per mantenere il flusso di sangue senza ostacoli mentre la forma complessa legata a C4b trasporta le cellule danneggiate.
Le cellule dell’endotelio, le cellule che compongono il rivestimento interno dei vasi sanguigni, secernono la proteina S, rendendola disponibile in tutto il sistema circolatorio. Entrambe le forme di proteina S, sia libere che complesse, si trovano nel flusso sanguigno, indipendentemente dal fatto che siano presenti lesioni o infezioni. Livelli adeguatamente regolati di proteina S e anticoagulanti simili consentono la normale coagulazione necessaria per prevenire la perdita di sangue in caso di lesioni, ma inibiscono la coagulazione nelle vene per mitigare il rischio associato all’embolo. Un embolo è un coagulo di sangue pericoloso che si forma all’interno di una vena, quindi si libera per viaggiare attraverso il sistema circolatorio, rischiando blocchi, ictus e altre complicazioni.
Alcune forme di trombosi, la formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena che blocca il flusso sanguigno, sono causate da una carenza di proteina S. La carenza può essere ereditata alla nascita o derivare da carenza di vitamina K o malattie epatiche. Sebbene sia un disturbo raro, gli esami del sangue possono determinare se un paziente soffre di tale carenza.