Che cos’è la ricostruzione craniofacciale?

La ricostruzione craniofacciale si riferisce a procedure chirurgiche, spesso estese e complesse, che vengono utilizzate per modificare la forma del cranio e del viso. Questo tipo di chirurgia è più spesso utilizzato per correggere lesioni importanti al viso o al cranio o per correggere difetti alla nascita che distorcono la normale struttura del cranio o del viso. Spesso, un chirurgo estetico e un neurochirurgo devono lavorare insieme per una ricostruzione craniofacciale di successo, perché esistono numerosi nervi nel viso e nel cranio e devono essere protetti durante l’intervento chirurgico per prevenire una riduzione della sensibilità o della funzione motoria del viso. La chirurgia ricostruttiva focalizzata principalmente sulle ossa che circondano gli occhi è indicata come chirurgia cranio-facciale orbitale.

Le applicazioni comuni per la ricostruzione craniofacciale includono la riparazione del viso e la riparazione del cranio. La necessità di riparazione del viso o del cranio può essere il risultato di incidenti in cui le ossa facciali sono rotte, fratturate o frantumate, come un incidente d’auto o un trauma da corpo contundente al viso o al cranio. La ricostruzione può essere utilizzata anche per riparare le ossa facciali dopo un intervento chirurgico contro il cancro che richiede la rimozione di sezioni di osso. In molti casi, la ricostruzione craniofacciale comporta un trapianto di innesti ossei da altre parti del corpo nel viso o nel cranio. I chirurghi usano anche spilli, piastre e altri strumenti per tenere in posizione le ossa rotte durante la guarigione.

La chirurgia ricostruttiva craniofacciale viene utilizzata anche per la riparazione del labbro leporino, un difetto alla nascita in cui il palato, o le ossa che formano l’arco superiore della bocca, non riescono a fondersi correttamente. La palatoschisi si verifica in una nascita su 700 negli Stati Uniti, diventando così il quarto difetto alla nascita più comune per i bambini negli Stati Uniti. Altri difetti alla nascita che possono richiedere la ricostruzione craniofacciale includono la sindrome di Down, la sindrome di Treacher Collins, la sindrome di Crouzon e la sindrome di Apert , che comportano vari livelli di deformità del viso e del cranio.

Il termine ricostruzione craniofacciale è anche usato per riferirsi all’uso delle ossa facciali e del cranio per ricostruire un’immagine di come appariva una persona mentre era in vita. Questo tipo di ricostruzione craniofacciale viene utilizzato più spesso in medicina legale. Una ricostruzione fatta dal cranio di una vittima di omicidio, ad esempio, può essere utilizzata per identificare la vittima. La ricostruzione craniofacciale utilizzata in medicina legale esiste dagli anni ‘1920. La ricostruzione di una faccia da un cranio può essere impiegata anche dai chirurghi che tentano di ricreare le caratteristiche di un paziente il cui volto è stato sfigurato da un infortunio.