Che cos’è l’economia istituzionale?

L’economia istituzionale è una disciplina della teoria economica che studia le basi evolutive ed evolutive dei sistemi economici e del comportamento di una cultura in un arco di tempo significativo. L’economia istituzionale non deve essere confusa con la macroeconomia, che è lo studio di grandi sistemi economici a livello nazionale, sebbene le due discipline si sovrappongano sia nella teoria che nella pratica. L’economia istituzionale indaga come e perché gruppi di persone hanno sviluppato particolari sistemi economici e l’interrelazione tra lo sviluppo dell’economia e lo sviluppo della cultura in un caso particolare.

L’economia istituzionale apparve per la prima volta come una scuola di teoria formale all’apogeo della Rivoluzione industriale e molte delle teorie e dei principi della borsa di studio originale della disciplina furono fondamentali per lo sviluppo dell’economia occidentale dopo la prima guerra mondiale. Questo, tuttavia, era il segno di spicco per l’influenza della disciplina. La Grande Depressione – e successivamente la seconda guerra mondiale – ha creato uno spostamento nella pratica economica accettata che ha portato alla soppressione dell’economia keynesiana da parte del keynesismo e del monetarismo. Non è stato fino alla nascita di collaborazioni interdisciplinari tra psicologia, scienze cognitive ed economia che l’economia istituzionale avrebbe nuovamente trovato il favore accademico.

La maggior parte delle discipline economiche tradizionali si concentra sullo studio dei dati empirici, credendo che tutte le influenze rilevanti per il movimento economico si troveranno al loro interno. L’economia istituzionale è una teoria assiomatica della teoria dell’economia che tiene conto dei meccanismi comportamentali in atto nelle culture e nelle società di tutto il mondo. L’economia istituzionale si basa molto di più su elementi non empirici piuttosto che su dati riguardanti tendenze di mercato strette o tassi di cambio. Si concentra sulle influenze dietro i movimenti meccanici di un determinato sistema economico. In questo modo, l’istituzionalismo si basa più sulla logica e sugli assiomi piuttosto che su numeri e serie di dati, consentendo di ricavare un’ampia gamma di teorie dal suo studio.

Tale pensiero economico non è considerato eccessivamente utile con le oscillazioni dei mercati mondiali o per prevedere la salute di un determinato mercato nel prossimo trimestre o nel prossimo anno fiscale. Piuttosto, l’economia istituzionale è utile principalmente per descrivere in dettaglio come e perché le forze sociali e civili modellano l’economia esplorando contemporaneamente come le forze economiche modellano la società. L’interazione tra i due è ciò che distingue principalmente l’istituzionalismo dalle scuole ortodosse di pensiero economico.