L’Organizzazione per lo sviluppo economico (OCSE) è stata costituita nel 1961 come ampliamento dell’Organizzazione per la cooperazione economica europea (OECE). L’OECE ha sviluppato strategie per la ristrutturazione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale. L’OCSE ha ampliato la sua portata e ha incluso non solo i paesi europei, ma anche Canada, Messico, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea e Stati Uniti.
Gli obiettivi dell’OCSE sono promuovere la stabilità economica e la democrazia nei suoi paesi membri e nei paesi in via di sviluppo. Uno dei metodi principali che utilizza per analizzare i paesi è la raccolta e la pubblicazione di statistiche su questioni sociali ed economiche. Queste statistiche vengono riviste dai governi e durante le riunioni dell’OCSE per affrontare il modo migliore per promuovere gli obiettivi dell’organizzazione.
I consulenti dell’OCSE sono composti da rappresentanti dei paesi membri. Questi rappresentanti redigono raccomandazioni o accordi internazionali su varie questioni. Ad esempio, nel 2006, l’organizzazione ha formulato forti raccomandazioni ai paesi affinché adottassero politiche anti-spam, incoraggiando le nazioni a educare sia il pubblico che le industrie a ridurre lo spam su Internet.
Nella stessa riunione del 2006, l’OCSE ha discusso e discusso il futuro economico e il potenziale della Cina, paese non membro, e ha raccomandato alla Cina di consentire maggiori investimenti esteri, spesso ostacolati dalle leggi cinesi. L’analisi dell’OCSE su questo problema suggerisce che un numero maggiore di investitori stranieri aumenterebbe la crescita economica della Cina, favorendo al contempo buone relazioni tra la Cina e altri paesi. I paesi membri dell’organizzazione riportano queste raccomandazioni ai loro governi e spesso queste raccomandazioni influenzano la politica estera.
Il gruppo ha anche influenza sulla questione dello sviluppo sostenibile. L’OCSE cerca soluzioni che consentano l’attuale crescita economica senza incidere negativamente sulla crescita economica e sulla sopravvivenza delle generazioni future. Attraverso analisi statistiche e discussioni, può redigere accordi, o almeno incoraggiare fortemente la responsabilità aziendale o standard e politiche ambientali elevati. Può anche esaminare i paesi in via di sviluppo per vedere se progrediscono lungo linee sostenibili. A questi paesi possono essere offerte istruzione e raccomandazioni che, se concordate, favoriranno gli obiettivi dell’OCSE.
Non tutti i consigli dell’OCSE sono accettati e alcuni sono duramente criticati. Raccomandazioni e accordi non sono vincolanti né per i paesi membri né per i paesi terzi. L’organizzazione spesso non riesce a trovare l’approvazione dei governi che si oppongono alla democrazia e al capitalismo. Spesso, tuttavia, l’OCSE continua a raccomandare ed esercitare pressioni sui governi che ritiene irresponsabili nelle loro politiche. Questo può essere un metodo efficace per raggiungere in definitiva gli obiettivi del gruppo.