Che cos’è un esame post mortem?

Un esame post mortem è anche chiamato autopsia. È una serie di studi e di solito una dissezione eseguita su un corpo deceduto e può essere condotta per una serie di motivi. In genere medici o coroner conducono un esame post mortem per determinare la causa della morte, da un punto di vista medico o potenzialmente legale. Le autopsie e le dissezioni possono essere eseguite anche nell’ambito dello studio nella professione medica, in modo che gli studenti possano apprendere e identificare le varie strutture interne del corpo e visualizzare organi o strutture interne che mostrano segni di determinate malattie. I veterinari possono anche condurre autopsie sugli animali e possono farlo se sospettano una malattia pericolosa per altri animali o su richiesta del proprietario dell’animale.

Un medico legale o un esaminatore forense esegue un esame post mortem quando la causa della morte è sospetta o non può essere determinata. L’esame può includere non solo la valutazione delle strutture interne, ma potrebbe anche includere un attento esame dell’esterno del corpo per cercare segni di trauma o prove residue che potrebbero suggerire che sia stato commesso un crimine. L’esaminatore forense può inoltre valutare campioni di tessuto e sangue per prove di reato o semplicemente per determinare la causa della morte. Queste informazioni sono riassunte e possono aiutare a fornire informazioni preziose su potenziali sospetti o sulle azioni che hanno causato la morte di una persona. In genere, queste forme di autopsia non richiedono il permesso dei familiari e in alcuni casi possono essere richieste dalla legge.

Gli ospedali che desiderano eseguire un esame post mortem su una persona di solito devono ottenere il permesso dalla famiglia, a meno che la causa della morte non sia identificabile o sia determinata essere potenzialmente un comportamento criminale. Può essere utile far analizzare la causa della morte quando i medici sono incerti su quali condizioni mediche siano state responsabili di una morte, e questo è particolarmente vero quando i pazienti soffrono di problemi medici rari che non vengono studiati su base frequente. I medici che conducono un esame post mortem possono ottenere informazioni preziose che li aiutano a cambiare o indirizzare il trattamento per altri pazienti in futuro.

Ci sono ragioni per cui i familiari possono richiedere che non venga eseguito un esame post mortem. Possono avere forti convinzioni religiose secondo cui il corpo di una persona è essenziale per accedere all’aldilà. Molte religioni vietano (o lo hanno fatto in passato) qualsiasi esame o dissezione di un corpo dopo la morte, il che poneva grandi problemi alla comunità medica. Per condurre un’autopsia, i medici oi servi impiegati dai medici potrebbero rubare i corpi dalle tombe appena scavate. Prima della proliferazione delle autopsie, le ipotesi sull’aspetto della struttura interna del corpo erano molto spesso errate, creando errori enormi nel trattamento. Alcune religioni o sette vietano ancora un esame post mortem in circostanze tutte tranne che molto gravi.