Il turnover del capitale circolante è una formula utilizzata per valutare quanto bene un’azienda stia utilizzando il capitale circolante attualmente disponibile per l’azienda. Misurazioni di questo tipo possono aiutare un’azienda a evitare spese inutili e allo stesso tempo aumentare il potenziale dell’azienda di deviare risorse in progetti che promettono di rafforzare in qualche modo l’azienda. Una valutazione di questo tipo avviene regolarmente, consentendo all’azienda di adeguare le proprie abitudini di spesa e di finanziamento quando e quando necessario.
Per capire come funziona un turnover del capitale circolante, è necessario definire cosa si intende per capitale circolante. Queste sono semplicemente le attività correnti dell’azienda meno le passività correnti che l’azienda sta portando. Supponendo che le attività siano maggiori delle passività, la differenza tra le due cifre serve come risorse per gestire l’attività, incluso il pagamento dell’acquisto di forniture e materiali per mantenere l’attività in corso.
L’obiettivo di questo tipo di fatturato è determinare l’efficienza con cui l’azienda utilizza il capitale per avviare e finanziare progetti che si prevede porteranno alla generazione di ricavi di vendita aggiuntivi. Il calcolo del fatturato aiuta a fornire un’idea del fatto che un dato progetto o processo stia effettivamente generando entrate sufficienti per giustificare la continuazione di quel processo o progetto. Un elevato turnover del capitale circolante significa che le attività generano entrate che sono al di sopra e al di là delle spese sostenute, mentre un turnover flat significa che, mentre tutte le spese sono coperte, rimane poco o nulla in termini di entrate aggiuntive. Con un turnover del capitale circolante negativo, le attività non generano entrate sufficienti per coprire le spese e dovrebbero essere rielaborate nella speranza di correggere il problema o abbandonate del tutto.
Un’analisi fondamentale di questo tipo è necessaria sia che un’impresa diventi autosufficiente e registri qualsiasi tipo di profitto. Valutando lo stato attuale del turnover del capitale circolante in relazione all’ultimo esercizio finanziario completato, è possibile determinare se le attuali procedure per la gestione del capitale circolante sono efficaci e producono i risultati desiderati, o se devono essere intraprese azioni prima della la stabilità della società è messa a rischio. A volte, il risultato del calcolo di questo tasso di fatturato è utile anche in termini di confronto dell’attività dell’impresa con il modo in cui operano i concorrenti, portando eventualmente ad alcuni perfezionamenti che aumentano la redditività dell’impresa nei prossimi esercizi finanziari.
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