Un generatore di toni, noto anche come generatore di segnale, può essere descritto in almeno due contesti: audio acustico elettronico e test e configurazione di apparecchiature, o segnali informativi, comunemente associati a un sistema telefonico. In ogni caso, impulsi audio generati elettricamente vengono inviati a componenti specifici. Nel caso di test di apparecchiature audio, vengono annotate la risposta in frequenza e la valutazione del suono e possono essere determinate le proprietà acustiche di uno studio o di una sala. Con un sistema telefonico, il segnale di linea libera, il segnale di occupato e la suoneria sono il risultato di questa generazione di toni a impulsi.
Quando si testano le apparecchiature audio, un generatore di suoni invia un impulso sonoro o un tono di prova, solido o oscillante, a ottave e frequenze specificate. Questo può essere misurato utilizzando un oscilloscopio, durante il test delle apparecchiature o con un fonometro quando si determinano le proprietà acustiche di una stanza o di determinati ricevitori audio.
Questi dispositivi non solo generano un tono, ma possono anche essere utilizzati per replicare determinati segnali audio prodotti o registrati elettronicamente. I risultati dei segnali sono descritti variamente come rumore bianco o rumore rosa, a seconda del livello di energia dell’impulso sonoro.
Gli impulsi sonori possono essere visti su un oscilloscopio come onde sinusoidali, un modello di onde sonore generato da 20 hertz (Hz) a 20 kilohertz (kHz), la gamma di base della frequenza audio. Le variazioni degli alti e dei bassi dell’onda sinusoidale, nonché la distanza tra loro, determinano l’efficacia delle apparecchiature audio, sia nel ricevere che nel produrre determinati suoni lungo punti predeterminati all’interno dell’intervallo di frequenze audio.
Altre rappresentazioni di pulsazioni tonali e generazione di frequenze includono un’onda a dente di sega, un’onda triangolare, un’onda quadra e varie altre. Queste particolari rappresentazioni indicano volume, armoniche e/o livelli di energia in diminuzione o in aumento degli impulsi audio. Questi impulsi, di una specifica qualità tonale ed energia, possono essere interpretati visivamente sull’oscilloscopio attraverso la rappresentazione di un particolare pattern. Uno schema che combina armoniche ed energia del polso assomiglierà a una serie di triangoli, un altro darà uno schema a dente di sega, un altro quadrati e così via.
In quanto tale, nel suo contesto più utilizzato, un generatore di suoni testa le varie qualità di risposta in frequenza dei dispositivi di riproduzione del suono. Viene anche utilizzato per valutare l’acustica della stanza in cui vengono ascoltati i segnali in modo che gli ascoltatori possano ottenere il massimo piacere. Nel suo altro contesto meno comune, una persona può semplicemente alzare il telefono per sperimentarne il risultato.