Che cos’è un punto di prezzo?

Il termine “punto di prezzo” è usato in diversi modi correlati nel mondo dell’economia. Tutti gli usi ruotano attorno al prezzo al dettaglio che viene addebitato per un articolo e al modo in cui i consumatori interagiscono con questo prezzo. Alcune persone si riferiscono specificamente al prezzo al dettaglio come “punto di prezzo”, che è un esempio di un uso comune di questa parola. Comprendere come funzionano i punti di prezzo è fondamentale per le aziende che producono beni per la vendita al dettaglio e per i rivenditori che gestiscono tali prodotti.

Idealmente, un rivenditore vuole raggiungere il punto di equilibrio perfetto, in cui i consumatori considerano un prezzo equo e atteso e la domanda di un prodotto continua a rimanere coerente. Se un prezzo è troppo alto, la domanda può diminuire, portando a un minor numero di unità vendute e alla fine spingendo il margine abbastanza da consentire all’azienda di guadagnare di più a un prezzo inferiore. I prezzi bassi possono far aumentare la domanda, creando profitti sul volume, piuttosto che sui singoli articoli, una tattica utilizzata dai rivenditori all’ingrosso e discount.

Ci sono una serie di cose sui prezzi che sono interessanti da un punto di vista psicologico. I consumatori sembrano essere più attratti dai prezzi che terminano in numeri dispari e, come molti sanno, i prezzi che terminano in .95 o .99 tendono ad essere considerati più allettanti. Un’azienda o un rivenditore esperto stabilirà un prezzo che termina con uno di questi numeri piuttosto che un numero intero ordinato, perché le persone percepiscono maggiori risparmi con questi prezzi, anche se non è proprio così.

I prezzi standardizzati vengono utilizzati anche per evitare di distrarre i consumatori. Piuttosto che contrassegnare le cose rigorosamente in base alla percentuale, ad esempio, molti rivenditori mirano a un prezzo che piaccia ai consumatori, aggiungendo o sottraendo leggermente dal markup per arrivarci. 12.99, ad esempio, è un numero più attraente di 12.37 o 13.02, così come 14.99 è percepito come più attraente di 15.00.

I ricercatori hanno anche appreso che i cambiamenti in un punto di prezzo possono cambiare il modo in cui i consumatori vedono un prodotto. Se i consumatori sono abituati a pagare un importo fisso, considereranno tale importo il prezzo equo. Quando il costo aumenta, i consumatori si sentiranno sfruttati ed esprimeranno insoddisfazione, anche se l’aumento rientra perfettamente nei limiti dell’inflazione e dell’aumento dei costi dei materiali. Se i prezzi vengono abbassati, un’azienda avrà difficoltà a riportarli al livello precedente, perché i consumatori associano il nuovo prezzo al valore migliore e più equo.

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