Teleoperatore è un termine con due significati correlati, il primo è un dispositivo che opera sotto il controllo remoto di un essere umano e il secondo è la persona che gestisce tale dispositivo. I dispositivi sono composti da due parti principali, il controllo e il dispositivo stesso, che possono essere collegati tramite mezzi wireless come radio, Internet, connessioni cablate o complesse interfacce elettromeccaniche come nel caso dei sistemi di chirurgia remota. I dispositivi teleoperati sono parte integrante del più ampio campo della telerobotica e sono spesso progettati per funzionare in condizioni inaccessibili o troppo pericolose per l’uomo.
Le agenzie militari, delle forze dell’ordine e di esplorazione spaziale utilizzano dispositivi di teleoperatore e sono state a lungo uno dei principali sviluppatori delle tecnologie dietro di esse. Altri due settori che impiegano dispositivi di teleoperatore sono l’industria medica e i servizi di movimentazione di materiali pericolosi. Tutti questi campi e industrie utilizzano queste macchine, robot e dispositivi telecomandati per svolgere compiti e operazioni che sono troppo pericolosi per il contatto umano diretto o che si trovano in luoghi inaccessibili o pericolosi per l’uomo. Integrale a questi tipi di dispositivi è l’attrezzatura sensoriale, come le telecamere, per dare un feedback all’operatore umano.
I programmi spaziali si affidano a questo tipo di tecnologia per controllare veicoli di esplorazione planetaria come il rover Marte, sonde interplanetarie, telescopi orbitali e dispositivi come il braccio di carico delle navette spaziali americane ora in pensione. Molti di questi dispositivi sono robot o telerobot semi-autonomi, il che significa che sono in grado di svolgere un qualche tipo di azione autonoma quando non sono sotto il controllo diretto. I teleoperatori possono essere controllati in modo completo dall’azione umana diretta, oppure possono essere controllati attraverso l’uso di macro di istruzioni e routine programmate che trasmettono una serie di istruzioni che il dispositivo è in grado di eseguire.
Lo smaltimento delle bombe e la movimentazione di materiale radioattivo sono altri due campi che si basano su dispositivi teleoperatori. I robot azionati a distanza consentono ai militari e ai tecnici addetti allo smaltimento di bombe ed esplosivi di maneggiare in sicurezza a distanza dispositivi potenzialmente pericolosi o mortali, riducendo o eliminando il rischio di lesioni o morte. Gli impianti nucleari e le strutture di ricerca e di armamento utilizzano dispositivi teleoperatori per gestire in sicurezza materiali e rifiuti radioattivi.
Sebbene la maggior parte dei dispositivi di questo tipo siano, per definizione, controllati a distanza, non è necessariamente così. La chirurgia a distanza è un esempio di teleoperazione solitamente controllata localmente. I chirurghi impiegano dispositivi teleoperatori che prendono l’input fornito dalle mani del chirurgo e lo convertono in piccoli movimenti in microchirurgia che sarebbero troppo fini per essere eseguiti manualmente. Impiegano anche dispositivi che consentono loro di eseguire procedure e interventi chirurgici con pratiche minimamente invasive, come l’inserimento di uno strumento telecomandato attraverso una piccola incisione per eseguire un intervento chirurgico al cuore invece di dover eseguire grandi incisioni per consentire l’accesso diretto alle mani del chirurgo. Questa tecnologia consente inoltre ai chirurghi di eseguire questo tipo di procedure a distanza e di interagire con ed esaminare visivamente i pazienti attraverso un’interfaccia su tale dispositivo.