Un trireme è un tipo di cucina alimentata dall’uomo che era ampiamente usata nel mondo antico. La parola trireme si riferisce alle tre file verticali di remi che le navi avevano su ciascun lato, un avanzamento rispetto ai precedenti penteconters a una fila e due biremes a due file. Ogni remo era in genere gestito da una sola persona, anche se la configurazione e il design esatti di queste navi furono persi dal Medioevo. Le galee successive che usavano tre banchi di remi sono talvolta chiamate anche triremi, sebbene i loro disegni possano differire dalle navi da guerra originali dell’antichità. Le ricreazioni moderne dei triremi sono talvolta costruite e gestite, e una ha partecipato alla staffetta della torcia olimpica nel 2004.
Durante l’antichità classica, tra il VII e il IV secolo a.C., il trireme fu una delle navi da guerra di maggior successo. Secondo quanto riferito, le navi erano sia veloci che manovrabili, grazie all’uso di tre sponde verticali di remi. Le fonti non sono d’accordo su quando e dove furono usate per la prima volta, sebbene prove attendibili suggeriscano il loro uso quando la Persia invase l’Egitto nel 525 a.C. I triremi furono anche determinanti nella creazione del dominio marittimo ateniese, fino a quando non furono usati da entrambe le parti quando Sparta e i suoi alleati sconfissero Atene ad Aegospotami.
Non esistono prove definitive dell’esatto disegno di antichi triremi. La conoscenza più moderna di queste navi proviene da resoconti scritti e opere d’arte, poiché non sono mai stati scoperti relitti conservati. Un’innovazione che si pensava esistesse nei triremi ateniesi era una serie di cavi denominati ipozomata. Si ritiene che questi cavi siano stati montati sotto la trave e tesi per evitare che si muova in mare mosso. La tensione fornita dai cavi potrebbe anche aver permesso a un trireme ateniese di speronare una nave nemica senza spezzarsi.
Fonti storiche riferivano ai triremi di due cubiti di lunghezza equivalente a circa 37 metri (120 piedi). Si ritiene che queste descrizioni siano abbastanza precise, dato che gli edifici di circa questa lunghezza sono stati scoperti negli antichi cantieri ateniesi. Le dimensioni di questi capannoni e riferimenti antichi suggeriscono che le navi erano alte circa tre metri (nove piedi). Si pensa che gli scafi Trireme siano stati costruiti con legni teneri, come pini e abeti, che tendono ad essere leggeri e consentono imbarcazioni più veloci. Si pensa che un tipico trireme avesse avuto circa 170 remi disposti in gruppi di tre file verticali, insieme a una coppia di remi dello sterzo posteriori e due alberi a manovella quadrata.
Negli anni ’80, un progetto fu intrapreso in Grecia per ricreare un trireme classico. Questo progetto ha utilizzato fonti antiche per approssimare al meglio la costruzione e ha portato a molte nuove scoperte sulle probabili condizioni e capacità delle navi. Pur operando con un equipaggio relativamente inesperto, questo trireme ricreato è stato in grado di raggiungere una velocità di 9 nodi (circa 17 km / h) ed eseguire curve relativamente strette.