L’universo d’oro è una teoria in cosmologia relativa all’origine e allo stato futuro dell’universo fisico che è stata altrimenti denominata teoria dello stato stazionario, nonché teoria dell’universo infinito. La teoria propone l’idea che la materia venga continuamente generata o creata come risultato diretto dell’espansione dello spazio. Proposta dai ricercatori astrofisici Fred Hoyle, Herman Bondi e Thomas Gold nel 1948, la teoria è talvolta chiamata anche teoria Bondi-Gold ed è un’alternativa diretta alla teoria del Big Bang, che è diventata la teoria dominante modello tra gli astrofisici per la natura dell’universo a partire dal 2011.
Secondo il modello dell’universo aureo, la realtà fisica è in un perpetuo stato di espansione, ma la densità media della materia nello spazio non cambia. Ciò si ottiene con l’introduzione di nuova materia nello spazio dell’oro, che si fonde in galassie e stelle con una velocità identica a quella della materia preesistente che diventa inosservabile man mano che si allontana. L’universo dello stato stazionario non segue la stessa freccia del tempo termodinamica proposta dal Big Bang. Questa idea afferma che l’universo è come un orologio che si scarica lentamente nel tempo man mano che la materia e l’energia si disperdono sempre più, risultando in ultima analisi nell’entropia totale e nella morte del calore, o in un effetto inverso noto come Big Crunch. Invece, la prospettiva dello stato stazionario è quella di un universo d’oro senza inizio e senza fine nel tempo e, quindi, senza morte o rinascita definitiva per l’universo.
Sebbene la prospettiva dell’universo dell’oro non sia popolare tra i ricercatori a partire dal 2011, i suoi presupposti teorici di base sono validi e si adattano alle scoperte sulla natura di un universo in espansione fatte da Edwin Hubble e sulla natura dinamica dello spazio rivelata nella teoria della relatività generale di Albert Einstein. Il principio della cosmologia fisica per la creazione di nuova materia nell’universo d’oro è estremamente piccolo. Per convalidare la teoria, è solo necessario che circa un atomo di idrogeno venga creato in ogni metro cubo di spazio una volta ogni miliardo di anni. Tuttavia, poiché non è stata osservata alcuna prova di ciò, inclusa la creazione di elementi più pesanti come il litio e l’elio, si ritiene che la teoria dello stato stazionario sia stata screditata.
Un dibattito scientifico dettagliato tra i sostenitori delle teorie del Big Bang e dello Stato stazionario ha evidenziato difetti in entrambe, sebbene si ritenga che dal 2011 i parametri della teoria del Big Bang saranno perfezionati al punto che le sue affermazioni diventeranno innegabili. Anche le autorità religiose furono presto coinvolte nel dibattito, con Papa Pio XII della chiesa cattolica che annunciò nel 1952 che la teoria del Big Bang era in accordo con il dogma cristiano. Ciò era dovuto al fatto che una visione dello Stato Stazionario di un universo senza inizio né fine nel tempo era vista in qualche modo come negare l’esistenza del potere creativo di Dio e, quindi, essere atea. Le società atee o comuniste dell’epoca, tuttavia, come quella dell’Unione Sovietica, avevano astronomi che vedevano entrambi i lati del dibattito come eccessivamente idealisti nelle loro opinioni e intrinsecamente imperfetti.