Una biopsia renale è una procedura medica mediante la quale viene prelevato un piccolo campione di tessuto dei reni a scopo diagnostico. I pazienti che presentano sintomi di malattia renale sono spesso candidati per la biopsia renale ed è in genere eseguita quando altre procedure meno invasive non sono sufficientemente conclusive. Il chirurgo può utilizzare gli ultrasuoni per indicarlo nell’area precisa sui reni per eseguire la biopsia. Un ago verrà inserito nel rene attraverso la pelle e la procedura può richiedere fino a 30 minuti. I farmaci vengono in genere somministrati e al paziente verrà chiesto di sdraiarsi su un letto per almeno otto ore dopo l’operazione.
Ci sono una serie di ragioni per cui un medico ordinerà una biopsia renale. Questi possono includere sangue nelle urine, bassi livelli di albumina nel sangue in combinazione con gonfiore alle estremità e insufficienza renale. Molte volte l’insufficienza renale è ovvia, ma la procedura può essere eseguita solo per essere certi. La biopsia viene generalmente eseguita mentre il paziente è sveglio con solo un anestetico locale per intorpidire il dolore. L’ago viene solitamente guidato attraverso la pelle sul retro e nel rene.
Il paziente di solito si asterrà dal mangiare o dal bere prima della biopsia renale. Il dolore è ridotto al minimo grazie all’anestetico locale e ai farmaci antidolorifici post-procedura. Il sangue può essere presente nelle urine per 24 ore dopo la procedura e se continua per più tempo si consiglia di contattare un medico. C’è un piccolo rischio di infezione dopo la biopsia renale e le persone che presentano febbre e dolore eccessivo dovrebbero anche consultare il proprio medico. Si raccomanda che i pazienti non sollevino oggetti pesanti o non si esercitino per almeno due settimane dopo la procedura.
Il risultato anomalo del test può essere dovuto a una serie di condizioni. Alcuni di questi potrebbero includere malattie come una malattia autoimmune, infezioni e flusso sanguigno limitato. Un altro fattore potrebbe essere dovuto alla nefrite lupica, ovvero quando i reni si infiammano e possono potenzialmente danneggiare la pelle, le articolazioni e il cervello. La nefropatia diabetica è un’altra ragione per i risultati anormali della biopsia renale. Questo si riferisce a una malattia renale che si presenta tipicamente nelle persone che soffrono di diabete.
I pazienti devono prestare attenzione ad altri potenziali effetti collaterali dopo una biopsia renale. Il dolore prolungato potrebbe indicare un coagulo di sangue che blocca l’uretere, che è un condotto interno che scorre verso la vescica. Il danno alle arterie vicine dall’ago per biopsia è un altro potenziale effetto collaterale. Chiunque soffra di dolore prolungato dopo una biopsia renale non dovrebbe esitare a contattare il proprio medico.