Una frattura da compressione è generalmente intesa come una frattura da compressione della colonna vertebrale o una frattura da compressione vertebrale. Una frattura da compressione si verifica quando si rompe un certo numero di vertebre della colonna vertebrale.
La colonna vertebrale è composta da 33 ossa, note come vertebre, separate in quattro regioni. Le sette vertebre superiori sono conosciute come vertebre cervicali e si estendono fino alla parte superiore del torace. Le successive dodici ossa sono conosciute come vertebre toraciche e si estendono fino alla parte bassa della schiena. I successivi cinque sono i più robusti e più grandi e sono conosciuti come vertebre lombari, che costituiscono la parte bassa della schiena tra i fianchi e il torace. Le ultime nove ossa sono fuse in due segmenti, il coccige e il sacro.
Una frattura da compressione può verificarsi in tutta la colonna vertebrale, ma più comunemente colpisce due o più vertebre all’interno della regione toracica inferiore e lombare superiore, a volte indicata come sezione toracolombare della schiena. Una frattura da compressione è quasi sempre una lesione grave, perché il midollo spinale è vicino a ciascuna delle vertebre ed è a rischio ogni volta che si spostano. È più probabile che una frattura da compressione sia causata da un grave trauma alla colonna vertebrale, in particolare in caso di caduta da un’altezza estrema. A causa della forza necessaria per causare fratture da compressione, spesso si verificano in tandem con altre lesioni, inclusi danni al midollo spinale e gravi danni ai legamenti. Quasi una persona su mille sperimenta una frattura da compressione ad un certo punto della propria vita, anche se il livello di danno varia notevolmente.
I sintomi di una frattura da compressione possono includere grave limitazione del movimento, riduzione della sensibilità alle estremità, lieve gonfiore, dolore acuto nella parte bassa della schiena e riduzione dell’altezza. Oltre a queste conseguenze dirette, il pizzicamento del midollo spinale stesso può causare uno strano formicolio o intorpidimento in tutto il corpo. Oltre a coloro che hanno subito un grave trauma spinale, quelli più a rischio di frattura da compressione sono gli individui con osteoporosi. Chi soffre di osteoporosi perde densità ossea, facilitando il collasso del tessuto delle vertebre su se stesso e provocando una frattura da compressione. Peggiore è l’osteoporosi, minore sarà il trauma necessario affinché si verifichi una frattura da compressione.
Non appena diventa evidente che qualcuno ha una frattura da compressione, dovrebbe essere immobilizzato per prevenire danni al midollo spinale. Una superficie rigida e imbottita è l’ideale e, naturalmente, il personale di emergenza dovrebbe essere immediatamente avvisato. Nella maggior parte dei casi, non è necessaria un’operazione per guarire una frattura da compressione. Indossare un tutore o un gesso e svolgere un’attività minima durante l’assunzione di antinfiammatori consentirà al corpo di riparare i danni entro sei-dieci settimane in molti casi di fratture stabili. Se si ritiene necessaria un’operazione, vengono spesso utilizzate barre di acciaio per riallineare le vertebre nella posizione corretta e fissarle in posizione. Come per tutti i maggiori traumi ossei, si raccomanda un programma di riabilitazione.