Una resezione della vescica è una procedura chirurgica eseguita per rimuovere tumori cancerosi o masse sospette di tessuto dall’interno della vescica. L’operazione può anche essere utilizzata per asportare parte o tutta una vescica che è stata gravemente danneggiata in modo permanente. La resezione della vescica viene solitamente eseguita attraverso l’uretra con l’ausilio di una telecamera endoscopica chiamata citoscopio, quindi non sono necessarie incisioni chirurgiche. La procedura comporta pochi rischi e ha un alto tasso di successo.
Prima di considerare la resezione della vescica, un urologo eseguirà in genere una serie di test per determinare la probabilità che esista il cancro o un altro grave problema alla vescica. I campioni di sangue e urina vengono analizzati per verificare la presenza di infezioni, malattie autoimmuni o concentrazioni insolite di proteine o sale. La tomografia computerizzata (TC) e gli ultrasuoni vengono spesso utilizzati per cercare segni di danni fisici all’organo. Se non è chiaro se esista o meno un tumore, la resezione della vescica può essere eseguita sia come operazione diagnostica che terapeutica.
La maggior parte delle procedure di resezione della vescica avviene in ospedali ospedalieri sotto la direzione di un urologo specializzato. Prima della procedura, al paziente viene somministrata un’anestesia generale e agenti anestetici localizzati per prevenire le contrazioni muscolari. Un citoscopio a fibra ottica lungo e sottile viene inserito nell’uretra e guidato all’interno della vescica. Il chirurgo utilizza la telecamera per identificare tumori e lesioni e ispezionare i danni ai tessuti circostanti.
Con l’aiuto del citoscopio, il chirurgo può manipolare un dispositivo di taglio laser o un bisturi di precisione per rimuovere con cura un pezzo di tessuto e ritirarlo dall’uretra. Se la chirurgia di resezione viene eseguita per scopi diagnostici, il campione può essere inviato a un laboratorio per determinare se è cancerogeno o meno. Quando il chirurgo sa già che esiste il cancro, la procedura continua fino a quando l’intero tumore non è stato asportato. Le pareti della vescica vengono ispezionate e riparate, se necessario, prima di rimuovere il citoscopio.
Dopo l’intervento chirurgico, il paziente viene portato in una sala di risveglio dove gli infermieri si assicurano che l’anestesia svanisca correttamente. Vengono eseguite ecografie e scansioni TC per garantire che la vescica sia intatta e non si gonfi. Ci sono rischi minori di emorragie interne e infezioni del tratto urinario che vengono trattate di conseguenza in ospedale. La maggior parte dei pazienti che iniziano a sentirsi meglio possono lasciare l’ospedale in uno o quattro giorni. Una visita di follow-up nel primo mese di recupero può determinare se il tumore è stato completamente eradicato e se sono necessari o meno ulteriori interventi chirurgici.