Che cos’è uno scambio Starker?

Uno Starker Exchange, noto anche come scambio 1031 fiscalmente differito, è un ottimo modo in cui un investitore immobiliare può differire le tasse sulle sue plusvalenze. Lo scambio consente a un investitore di vendere immobili quindi utilizzare i proventi per acquistare un’altra proprietà e non pagare immediatamente le imposte sulle plusvalenze dovute. Le regole dello Starker Exchange sono scritte nella sezione 1031 del codice dell’Internal Revenue Service (IRS).

Le norme specificano che l’immobile venduto, detto anche immobile ceduto, e l’immobile acquistato, detto anche immobile sostitutivo, devono essere immobili di investimento utilizzati esclusivamente a fini commerciali o di investimento. Le due proprietà devono essere simili o in natura. Ai fini dell’IRS, tutte le proprietà immobiliari sono considerate in natura purché siano per affari. Ad esempio, una casa unifamiliare può essere scambiata con un terreno e un condominio può essere scambiato con un campo da golf.

Le regole dello Starker Exchange specificano inoltre che deve esserci uno scambio effettivo tra le due proprietà e la proprietà sostitutiva deve essere identificata 45 giorni dopo la chiusura della proprietà iniziale. I proventi della vendita devono essere depositati in un apposito conto vincolato presso un intermediario qualificato e devono essere interamente utilizzati per l’acquisto dell’immobile sostitutivo. La chiusura della proprietà sostitutiva deve avvenire entro 180 giorni dalla chiusura della prima proprietà.

Lo Starker Exchange ha avuto origine da una serie di casi giudiziari che coinvolgono membri della famiglia della famiglia Starker. L’ultimo caso è stato un caso di appello presentato da TJ Starker nel tribunale del nono circuito nel 1979. La sentenza su questo caso ha rimosso il precedente requisito che lo scambio di proprietà fosse effettuato contemporaneamente.

Se effettui uno scambio Starker, devi presentare un modulo 8824 all’IRS per l’anno in cui avviene lo scambio. Partecipare a uno Starker Exchange non ti esclude dal pagamento delle tasse sulle tue plusvalenze, ma ti consente semplicemente di differirle. Poiché le regole e i regolamenti sono molto complicati, è sempre consigliabile parlare con un consulente finanziario o un avvocato specializzato in diritto tributario o immobiliare.

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