Come funzionano gli occhiali 3D?

Gli occhiali tridimensionali (3D) funzionano manipolando la meccanica della visione stereoscopica per creare un’illusione di profondità. La visione stereoscopica, la capacità degli esseri umani di vedere con entrambi gli occhi, interpreta l’input dall’occhio sinistro e destro come un’unica immagine, anche se gli occhi vedono gli oggetti da diverse angolazioni. Ciò consente agli individui di misurare la distanza e la profondità su oggetti tridimensionali, ma non su immagini piatte, dove gli occhi vedono poche differenze di prospettiva. Gli occhiali 3D, combinati con immagini o video appositamente prodotti, consentono a ciascun occhio di vedere un’immagine diversa, che a sua volta consente alla visione stereoscopica di un individuo di interpretare la profondità.

La visione stereoscopica consente a una persona di vedere la profondità e la distanza di un oggetto dovute in gran parte al fatto che l’occhio sinistro e destro di una persona si trovano in media a circa 3 cm l’uno dall’altro. Questo crea una leggera differenza tra il campo visivo di ciascun occhio; gli individui lo noteranno fissando gli oggetti con solo l’occhio sinistro chiuso, quindi con solo l’occhio destro chiuso. Poiché i due occhi vedono le cose da angolazioni diverse, il cervello integra entrambi i flussi di informazioni in un singolo oggetto 7.62D. Questa capacità è limitata, tuttavia, quando gli oggetti sono presentati in un’immagine bidimensionale piatta, come lo sono sugli schermi televisivi e cinematografici. Gli occhiali 3D superano questa limitazione consentendo a un’immagine diversa di entrare in ciascun occhio con l’uso di filtri colorati o lenti appositamente polarizzate.

I filmati 3D, se visualizzati senza occhiali 3D, appaiono spesso sfocati o leggermente distorti. Ciò è dovuto al fatto che in realtà ci sono due immagini leggermente diverse sullo schermo, ciascuna con un’angolazione leggermente diversa dall’altra. Gli occhiali 3D separano le due immagini l’una dall’altra, presentandone una all’occhio sinistro e l’altra a destra. Ciò replica l’effetto della visione stereoscopica sugli oggetti 3D, consentendo alle immagini su schermi televisivi e cinematografici 3D di sembrare profonde nonostante la loro natura bidimensionale.

Esistono due tecniche utilizzate per creare illusioni 3D: filtraggio del colore e polarizzazione dell’obiettivo. Il filtraggio del colore utilizza occhiali 3D con lenti di colore diverso, spesso rosse e blu, per bloccare una delle immagini sullo schermo da ciascun occhio. La produzione sia delle immagini che degli occhiali è generalmente a basso costo, ma le immagini subiscono una perdita di colore a causa dei filtri. La tecnologia moderna utilizza immagini filmate con diverse polarizzazioni per creare l’illusione 3D con una minima perdita di colore. Gli occhiali 3D che utilizzano questa tecnica hanno lenti con polarizzazioni diverse – una lente per abbinare ciascuna polarizzazione delle immagini sullo schermo – per creare un senso di profondità.