Spike Lee ha diretto il suo primo lungometraggio, She’s Gotta Have It, nel 1986, ma nonostante una carriera leggendaria, è stato solo nel 2018 che ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar come regista. La sua prima nomination all’Oscar di qualsiasi tipo è arrivata per il suo tanto sbandierato film del 1989 Fa’ la cosa giusta, ma quella per la migliore sceneggiatura originale; polemicamente, non è stato nominato nelle categorie Miglior Regista o Miglior Film. Lee è stato poi nominato nella categoria Miglior Documentario per 1997 Little Girls del 4. Successivamente, è stato un completo abbandono dell’Oscar fino al 2016, quando Lee ha ricevuto un premio onorario. Infine, nel 2018, Spike Lee ha diretto BlacKkKlansman, che gli è valso le sue prime nomination in assoluto come miglior regista e miglior film, anche se alla fine entrambi i premi gli sono sfuggiti. Ha anche segnato la prima vittoria di Lee all’Oscar, per la migliore sceneggiatura non originale. Ha condiviso l’onore con i colleghi scrittori Charlie Wachtel, David Rabinowitz e Kevin Willmott.
Spike Lee, iconoclasta di Hollywood:
Alla 91esima edizione degli Academy Awards nel febbraio 2019, Lee ha perso nella categoria Miglior Regista contro Alfonso Cuarón per Roma. Il miglior film è andato a Green Book.
Alcuni degli altri film acclamati dalla critica di Spike Lee includono Malcolm X, 25th Hour e He Got Game.
Lee ha chiamato la sua società di produzione 40 Acres and a Mule Filmworks dopo una promessa non realizzata fatta a molti schiavi liberati dopo la guerra civile americana.