Cosa significa “tremolo”?

Il tremolo ? un effetto nella musica, che generalmente si riferisce a una reiterazione rapida o al cambio di note. Pu? anche significare un cambiamento nella potenza di un tono. Quando il tremolo si riferisce al tono, il primo approccio ? quello di suonare ripetutamente una nota o un accordo. Sui membri della famiglia del violino, ad esempio, i musicisti ottengono il tremolo muovendo rapidamente l’arco avanti e indietro attraverso la corda; suonano la nota o l’accordo senza cambiare le diteggiature. Su uno strumento come una chitarra o un mandolino, il giocatore di solito usa un plettro per rimettere a posto la corda. Questi tipi di tremoli includono anche rotoli di strumenti a percussione.

I tremoli non della variet? di note singole o accordi sono chiamati tremoli con le dita e sono molto simili ai trilli. Un trillo, tuttavia, ? una rapida alterazione tra le altezze a mezzo passo o intero. Un tremolo con le dita comporta intervalli di almeno un terzo minore o pi?. Questi tipi di tremoli sono particolarmente comuni sugli strumenti a tastiera, sebbene anche altri strumenti possano suonarli. I suonatori di ottoni hanno spesso maggiori difficolt? a eseguire bene questi tremoli, semplicemente perch? il tono su uno strumento di ottone ? definito dalla formazione delle labbra e della cavit? della bocca – cio? l’imboccatura del giocatore – oltre alle valvole utilizzate, e l’imboccatura ? dura per cambiare rapidamente.

In termini di notazione musicale, i compositori devono avere un modo per dire ai musicisti quando usare il tremolo. Il modo pi? semplice per compositori ? scrivere “tremolo” o l’abbreviazione “trem”. sopra il personale. Nella notazione moderna, tuttavia, i compositori chiariscono ulteriormente il desiderio dell’effetto attraverso le barre. Su un tremolo di una nota o di un accordo, il compositore disegna una barra attraverso il gambo della nota o l’area del gambo per le note 16, due barre per le note ottava e tre barre per valori pi? grandi.

Per i tremoli con le dita, la notazione ? un po ‘pi? complessa. Il compositore deve scrivere entrambe le tonalit? coinvolte, il che pu? far sembrare che ci siano pi? battute nella misura di quante ce ne siano effettivamente. Ad esempio, se un compositore avesse bisogno dell’effetto per durare due battute, avrebbe dovuto scrivere una mezza nota per la prima tonalit? e una mezza per la seconda tonalit?. Quindi collega entrambe le tonalit? con le barre che funzionano allo stesso modo dei colpi per i tremoli a nota singola o accordi. Le barre sono tra le note ma non le toccano, il che le rende distinte dai raggi musicali che definiscono la durata della nota.

Meno comunemente, il tremolo significa rendere rapidamente un tono pi? forte o pi? morbido invece di suonare nuovamente gli stessi toni. I musicisti fanno spesso ricorso a sistemi elettronici per ottenere questo effetto. Gli amplificatori sono utili anche per creare questi tremoli di ampiezza.

Un errore comune ? quello di confondere il tremolo con il vibrato. Il primo termine coinvolge una o pi? frequenze costanti. Il secondo comporta variazioni di frequenza molto piccole, ovvero il cambio di tonalit?. Parte della confusione deriva dalle chitarre che presentano bracci per effetti speciali. Questi sono chiamati “bracci vibrati” nonostante il fatto che cambiano volume, o ampiezza, anzich? frequenza.