Gli anticorpi Western blot sono grandi proteine a forma di Y, o immunoglobuline, prodotte per essere utilizzate nel saggio immunologico Western blot, un test per rilevare una proteina associata in una coltura tissutale. Molte aziende sono specializzate nella produzione e nella fornitura di anticorpi ai laboratori che utilizzano il metodo Western blot. Esistono due tipi di anticorpi Western blot che possono essere prodotti in laboratorio: monoclonali e biclonali. Il metodo e il tipo di anticorpo prodotto dipendono da come l’anticorpo si riproduce naturalmente all’interno del corpo ospite. Durante il test Western blot, viene utilizzato un processo chiamato elettroforesi su gel per separare le proteine native del campione di tessuto dagli anticorpi Western blot mirati, portando a un’identificazione positiva.
Quasi ogni sostanza può essere utilizzata per produrre un anticorpo monoclonale che si legherà alla sua proteina correlata in una coltura Western blot. Gli anticorpi policlonali vengono prodotti più o meno allo stesso modo, ma il processo è più complicato in quanto gli anticorpi devono essere raccolti dalle risorse delle cellule B immunitarie invece di essere semplicemente clonati da una cellula madre. La crescente tecnologia di produzione di immunoglobuline da varie sostanze è considerata uno strumento prezioso in biochimica, biologia molecolare e medicina. L’analisi Western blot può rilevare le proteine associate all’HIV, alla malattia di Lyme e alla malattia di Creutzfeldt-Jakob, il morbo della mucca pazza, che porta i medici a fare una diagnosi definitiva prima nel corso della progressione della malattia. Oltre a queste applicazioni, la scienza forense può anche utilizzare la tecnologia degli anticorpi Western blot per identificare campioni di sangue o altre sostanze sulla scena del crimine.
Indipendentemente dalla sua applicazione, il processo di identificazione di una proteina mirata in un campione di tessuto inizia con la riproduzione di una quantità dell’anticorpo da una fonte nota. Gli anticorpi monoclonali possono essere prodotti da colture esistenti, ma il processo per produrre anticorpi policlonali richiede molto più tempo. Il processo prevede in genere l’iniezione di un animale ospite, come un topo o una capra, con particolato inattivo o vivo, a quel punto i linfociti B dell’animale producono immunoglobuline specifiche per l’antigene. Successivamente, al campione vengono aggiunti detergenti e tamponi che impediranno la digestione delle immunoglobuline da parte di eventuali enzimi nativi e l’elettroforesi su gel viene utilizzata per separare le proteine per peso molecolare o carica isoelettrica. Gli anticorpi Western blot sono ora pronti per essere sottoposti al processo di “blotting”, che è il trasferimento degli anticorpi a una membrana prendendo nota dei modelli specifici di blot prodotti durante il trasferimento che sono unici per la proteina che viene identificata.