Un dividendo è qualsiasi distribuzione a un azionista di una società che viene pagata da tale società dal suo reddito netto o dagli utili non distribuiti, che sono utili tenuti in riserva dalla società per reinvestire o rimborsare il debito. Alcune società scelgono di pagare un dividendo in azioni, in cui l’azionista riceve azioni aggiuntive nella società anziché in contanti, ma la maggior parte paga dividendi in contanti. Esistono due tipi principali di dividendi in contanti: dividendi ordinari e dividendi qualificati. La differenza tra un dividendo ordinario e un dividendo qualificato è il modo in cui vengono trattati ai fini dell’imposta sul reddito federale. I dividendi ordinari sono considerati reddito ordinario e sono tassati all’aliquota fiscale normale del contribuente e un dividendo qualificato è tassato a un’aliquota fiscale preferenziale inferiore.
Gli azionisti forniscono alle società capitale. Quando i profitti di un’azienda superano le sue esigenze operative, di riserva e di espansione, la maggior parte delle aziende sceglie di pagare un dividendo agli azionisti. Le società che hanno maggiori probabilità di pagare un dividendo, che si tratti di un dividendo ordinario o di un dividendo qualificato, sono generalmente società più grandi e più consolidate. Le società più piccole e meno consolidate, note come società “in crescita”, generalmente reinvestono i guadagni nelle operazioni principali dell’azienda per far crescere l’azienda e la sua quota di mercato piuttosto che pagare un dividendo.
Le società che pagano dividendi in genere pagano questi dividendi su base trimestrale, anche se alcune pagano dividendi su base annuale. Alla fine dell’anno solare, una società che paga dividendi ai suoi azionisti in genere deve fornire a ciascun azionista un modulo che mostra i dividendi totali pagati. Salvo diversa indicazione, tutti i dividendi sono considerati dividendi ordinari ai fini dell’imposta sul reddito.
Esistono diversi criteri che devono essere soddisfatti affinché un dividendo sia considerato un dividendo qualificato e, quindi, riceva un trattamento fiscale preferenziale. In primo luogo, il dividendo deve essere pagato da una società qualificata. In secondo luogo, l’azionista deve aver detenuto le azioni per almeno 60 dei 120 giorni che iniziano nell’ultima data per la quale l’azionista aveva diritto a ricevere il dividendo imminente. Infine, il dividendo non può essere elencato come dividendo qualificato non consentito dall’agenzia governativa che controlla le tasse, come l’Internal Revenue Service negli Stati Uniti.
I dividendi qualificati sono riportati come parte dei dividendi ordinari riportati. Spetta all’azionista determinare quale, se del caso, parte dei dividendi ordinari dichiarati pagati soddisfi i criteri per essere considerati dividendi qualificati. In caso di dubbio, il modo più sicuro per un investitore per determinare se un dividendo è un dividendo ordinario o un dividendo qualificato è quello di verificare con il rappresentante delle relazioni con gli investitori della società.
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