Cos’è il Baicalein?

La bacaleina è un potente flavone che è stato usato per secoli nella medicina tradizionale cinese e giapponese per trattare una varietà di disturbi. Recentemente, questa sostanza chimica è stata studiata per le sue proprietà antinfiammatorie, antitumorali, neuroprotettive, antimicrobiche e per il suo ruolo protettivo nella salute vascolare. Nella maggior parte di questi studi di ricerca moderni, la baicaleina è indicata anche come 5,6,7-triidrossiflavone, il suo nome chimico più comune.

I flavoni sono un estratto vegetale giallo che contiene vitamina P. Il bacalein viene estratto dalla pianta scutellaria cinese, o Scutellaria baicalensis, e dal fiore di tromba indiano, o Oroxylum indicum. Da queste piante vengono spesso distillati anche altri flavoni, come la baicalina, la wogonin e l’apigenina. La bacaleina, tuttavia, sembra essere uno dei flavoni più potenti e ampiamente studiati.

Le sue azioni antinfiammatorie sono il risultato della sua capacità di bloccare le lipossigenasi, enzimi critici nella formazione delle prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze biochimiche ad azione locale che hanno molti ruoli, alcuni dei quali includono l’avvio di percorsi infiammatori e la regolazione dell’acqua nel corpo. Di conseguenza, questo estratto vegetale viene spesso utilizzato per ridurre il gonfiore associato a colite, asma, artrite, epatite e gengivite.

Questo estratto vegetale è stato testato anche come trattamento del cancro, in particolare per il trattamento del cancro al fegato e della leucemia. Nelle cellule del cancro del fegato, questa sostanza chimica inibisce la topoisomerasi II, un enzima fondamentale nella separazione dei filamenti di acidi desossiribonucleici (DNA) durante la replicazione o la copiatura. Questo arresta la replicazione delle cellule tumorali del fegato. Negli studi sulla leucemia, è stato scoperto che la baicaleina attiva la caspasi 3, che avvia l’apoptosi delle cellule tumorali o avvia il meccanismo genetico che controlla la morte cellulare programmata.

È stato anche scoperto che la baicaleina offre un effetto neuroprotettivo nelle malattie di Parkinson e di Alzheimer e nell’ischemia cerebrale. Questa neuro-protezione deriva dalla capacità di questa sostanza chimica di neutralizzare i radicali liberi all’interno delle cellule. I radicali liberi sono molecole altamente reattive che possono danneggiare le cellule.

Alcune prime ricerche hanno dimostrato che questo flavone può avere alcune importanti proprietà antimicrobiche. Se assunta con alcuni antibiotici usati per combattere lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), la baicaleina ha potenziato l’azione dell’antibiotico. Questa pratica riduce la concentrazione inibitoria minima dell’antibiotico, o abbassa la concentrazione di antibiotico necessaria per sopprimere la crescita batterica.
Infine, il 5,6,7-triidrossiflavone ha la capacità di migliorare la salute vascolare. L’esatto meccanismo di questa azione è sconosciuto. Questo estratto vegetale può impedire la trasformazione del fibrinogeno in fibrina, che può ridurre il rischio di coaguli di sangue mortali.

Il bacalein, se estratto incontaminato dallo zucchetto cinese e dal fiore di tromba indiana e assunto alla dose appropriata, è abbastanza sicuro. Il pericolo di questa sostanza chimica arriva quando il germander, una pianta che sembra quasi identica allo zucchetto cinese, viene erroneamente raccolto con lo zucchetto cinese. Germander è una pianta che può causare l’epatite, e 5,6,7-triidrossiflavone contaminato con germander è stato conosciuto per causare questa malattia del fegato.