Il DNA spazzatura è DNA che non sembra avere alcuna funzione riconoscibile. Tuttavia, il termine “spazzatura” è un po’ fuorviante, poiché la ricerca sul DNA spazzatura ha suggerito che potrebbe effettivamente svolgere un ruolo importante nella storia evolutiva e nella vita di molti organismi. Piuttosto che spazzatura, questo DNA può in effetti essere immagazzinato per un motivo critico e i ricercatori hanno iniziato a esplorare il DNA spazzatura con l’obiettivo di saperne di più.
Alcune persone si riferiscono al DNA spazzatura come “DNA non codificante”, riferendosi al fatto che non codifica proteine che si esprimono nel fenotipo dell’organismo ospite. Comunque lo chiami, la percentuale di DNA spazzatura nel genoma è spesso piuttosto alta. Nell’uomo, ad esempio, il 95% del genoma è composto da DNA non codificante. Il DNA spazzatura sembra spiegare gran parte delle differenze nella dimensione del genoma tra i diversi organismi, poiché alcune piante e animali hanno una grande quantità di DNA spazzatura, mentre altri ne hanno meno.
Tutti i tipi di informazioni possono essere contenuti nel DNA spazzatura. Ad esempio, enormi sezioni di DNA non codificante sono ciò che è noto come “ultraconservato”, nel senso che sono rimaste le stesse per milioni di anni. Gli scienziati sanno che queste sezioni sono ultraconservate perché identiche in numerosi organismi, a volte nel caso di creature solo lontanamente imparentate. Quando senti affermazioni come “il genoma dell’animale X e quello umano è identico al 98%”, è a causa del DNA ultraconservato.
Osservando le differenze nel DNA spazzatura tra gli organismi, i ricercatori sono stati in grado di saperne di più su quando questi organismi si sono discostati dagli antenati comuni. Il fatto che il DNA non codificante sia stato preservato per milioni di anni sembrerebbe indicare che ha una sorta di funzione, forse nel ruolo di regolazione genica, riparazione genica o evoluzione genica. Il DNA non codificante sembra anche agire come tampone nel codice genetico che può svolgere un ruolo nella replicazione del DNA.
Ci sono alcune prove che alcune delle sezioni nel DNA spazzatura erano un tempo geni attivi, portando i ricercatori a riferirsi a queste sezioni come “pseudogeni”. Ad un certo punto della storia dell’evoluzione, questi geni sono stati ritenuti non importanti o sostituiti da altri geni, ma sono rimasti tranquillamente in secondo piano. Il DNA non codificante può anche svolgere un ruolo nell’ereditarietà di malattie e altri tratti, il che significa che dopo tutto potrebbe non essere spazzatura.