Cos’è il Fair Credit Billing Act?

Il Fair Credit Billing Act (FCBA) è una legge federale degli Stati Uniti che è stata creata per proteggere i consumatori americani dalle pratiche di fatturazione sleale imposte dai creditori. Si applica in modo specifico ai conti “open end”, come carte di credito e conti di addebito rotativo rispetto agli accordi di rata o ai piani di pagamento a tasso fisso associati a determinati tipi di prestiti. Inoltre, la legge fornisce una sede per la risoluzione delle controversie per i consumatori. Poiché la FCBA è una modifica della verità americana in materia di prestito, i diritti specifici dei consumatori e le procedure di risoluzione delle controversie sono delineati e regolati dal titolo 15 del codice degli Stati Uniti, sezione 1601.

Secondo il Fair Credit Billing Act, vi sono numerosi errori di fatturazione soggetti a riparazione da parte della legge. Ciò include errori relativi a importi di addebito errati, date di acquisto o mancata applicazione di pagamenti o altri crediti al conto durante lo stesso periodo di fatturazione. Sono inoltre in vigore diverse garanzie di protezione. Ad esempio, il consumatore può essere ritenuto responsabile solo per addebiti non autorizzati fino ai primi $ 50 dollari statunitensi (USD) inizialmente, e per niente se gli addebiti si rivelano illegali. Inoltre, il consumatore non può essere ritenuto responsabile per addebiti per merci o servizi mai ricevuti o rifiutati a causa del mancato rispetto delle aspettative. Infine, non è possibile applicare addebiti per articoli per i quali il consumatore ha presentato una richiesta scritta di verifica o prova di acquisto.

Per avviare una controversia di fatturazione ai sensi del Fair Credit Billing Act, il consumatore deve prima informare per iscritto il creditore dei dettagli della controversia entro 60 giorni dalla data di spedizione della fattura in cui si è verificato l’errore. La lettera deve essere inviata tramite posta certificata, consegna confermata o altro metodo che produca una ricevuta di consegna o accettazione. Dovrebbe inoltre essere accompagnato da copie di tutta la documentazione pertinente a supporto del reclamo, come una ricevuta di pagamento o merce restituita. Mentre il consumatore è responsabile del pagamento di qualsiasi parte della fattura non interessata dall’errore, non vi è alcun obbligo di pagare addebiti in controversia.

In risposta a una controversia sulla fatturazione, il creditore deve condurre un’indagine, nonché confermare per iscritto la ricezione della notifica della controversia entro 30 giorni. Successivamente, il creditore deve risolvere la questione entro due cicli consecutivi di fatturazione o non oltre 90 giorni dal ricevimento della lettera di contestazione del consumatore. Se il creditore non segue queste linee guida o impone o minaccia di imporre procedure di riscossione durante il periodo dell’inchiesta, il consumatore ha il diritto di intentare un’azione civile contro il creditore. Ai sensi del Fair Credit Billing Act, al consumatore può essere assegnato il doppio dell’importo degli oneri finanziari imposti, nonché danni monetari e spese legali.