Il melanoma cutaneo, più comunemente noto semplicemente come melanoma, è un cancro delle cellule della pelle chiamate melanociti. Si tratta di cellule produttrici di pigmenti localizzate principalmente nella pelle, con un piccolo numero di melanociti presenti anche nelle orecchie, negli occhi, nel tratto gastrointestinale e nelle mucose. Il melanoma cutaneo è la causa della maggior parte dei decessi per cancro della pelle, ma può essere trattato efficacemente se diagnosticato prima che il cancro si sia diffuso dal punto di origine. I modi più efficaci per combattere il melanoma sono le misure preventive di evitare l’esposizione prolungata al sole, le scottature e l’abbronzatura pesante e l’uso di creme solari e indumenti protettivi quando si è all’aperto.
Uno dei segnali di allarme più comuni del melanoma sono i cambiamenti nelle lesioni cutanee esistenti. I cambiamenti che possono verificarsi sono definiti dai criteri ABCDE. I primi tre criteri sono l’asimmetria, in cui le due metà della lesione non corrispondono; irregolarità del bordo, dove i bordi della lesione sono frastagliati piuttosto che lisci; e variegatura del colore, dove la pigmentazione della lesione non è la stessa su tutta la sua superficie. Il quarto criterio è il diametro, che si riferisce al fatto che la maggior parte delle lesioni del melanoma cutaneo ha un diametro superiore a circa un quarto di pollice (6 mm). Il quinto criterio è in evoluzione, il che significa che l’aspetto delle lesioni del melanoma maligno cambia nel tempo.
Esistono diversi fattori di rischio per il melanoma cutaneo. Le persone con pelle pallida, capelli biondi, occhi chiari o una tendenza a lentiggine dopo l’esposizione al sole hanno un aumentato rischio di cancro della pelle. Il rischio è ulteriormente aumentato quando c’è una storia familiare di melanoma. Il ruolo dell’esposizione al sole nello sviluppo del melanoma non è completamente compreso, ma è noto che l’eccessiva esposizione al sole durante l’infanzia è un fattore di rischio, in particolare se si subiscono una o più scottature solari. Si ritiene inoltre che l’uso intensivo di lettini abbronzanti o lampade solari aumenti il rischio di melanoma.
Il trattamento primario per il melanoma cutaneo è la rimozione chirurgica della lesione cutanea maligna. Laddove la lesione cutanea è superficiale e profonda, questa spesso può essere eseguita come procedura ambulatoriale presso una clinica o un ospedale. Finché il cancro non si è diffuso dal punto di origine, la rimozione chirurgica è sufficiente per curare la malattia. Se la lesione del melanoma è profonda più di 04 mm (1 pollici), tuttavia, esiste la possibilità che il cancro si sia diffuso al linfonodo più vicino. In tali casi, viene eseguita una biopsia per determinare se ciò si è verificato.
Sfortunatamente, quando il cancro si è diffuso dalla lesione iniziale a uno o più linfonodi, raramente un trattamento aggiuntivo come la chemioterapia ha successo. Il melanoma metastatico è fatale per la maggior parte delle persone, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni inferiore al 20%. Il trattamento con citochine immunostimolanti come l’interferone alfa e l’interleuchina-2 si è dimostrato efficace per alcuni pazienti, ma la prognosi rimane sfavorevole per le persone con melanoma metastatico.