Il personal branding è una strategia in cui un individuo o un’azienda cerca di sfruttare al meglio i propri attributi per proiettare un’immagine facilmente riconoscibile e associata a tutto ciò che l’entità fa. Strettamente associata alla gestione delle impressioni, l’idea è di valutare le passioni, le capacità, i desideri, i punti di forza e di debolezza presenti e di utilizzarli per creare un’immagine o un marchio che sia accessibile e avvincente. Questo processo di personal branding è spesso la chiave del successo in ambito sociale e aziendale.
Uno dei principi di base del personal branding è che per proiettare un’immagine positiva, è necessario comprendere i beni che l’individuo possiede. In questo modo è possibile coltivare un’immagine basata su fatti piuttosto che su attributi che l’individuo desidera possedere. Ad esempio, un attore che ha una naturale affinità per i ruoli drammatici vorrà coltivare un’immagine come un attore drammatico dotato, piuttosto che tentare di costruire un’immagine come un attore comico, un’area in cui l’attore ha poca o nessuna abilità.
Per far avanzare il processo di personal branding, questi talenti innati devono essere accoppiati con le passioni e i desideri dell’individuo. Mentre qualcuno può avere una forte capacità di suonare uno o più strumenti musicali, quel particolare attributo potrebbe non essere rilevante per il desiderio di essere percepito come un imprenditore competente. Supponendo che l’individuo abbia anche un’attitudine per la gestione aziendale, l’attenzione si focalizzerebbe su quell’insieme di abilità e non sull’abilità musicale.
Oltre a valutare i beni personali e metterli in relazione con ciò che l’individuo è appassionato, il marchio personale richiede anche di determinare quali punti deboli l’individuo può possedere, in particolare in termini di carattere, educazione o abilità che si riferiscono all’immagine che desidera proiettare. Qui, l’obiettivo è quello di identificare quei fattori che potrebbero minare le percezioni dei clienti sull’individuo, e quindi prevenire o danneggiare la fiducia dei consumatori. Una volta identificati questi aspetti, è possibile prendere provvedimenti per minimizzarli o eliminarli o trasformarli in punti di forza in qualche modo.
Il marchio personale implica anche lo sviluppo di strategie per vendere quel marchio ai consumatori. A meno che gli altri non siano in grado di associare prontamente l’individuo alle qualità che cercano quando fanno affari, le opportunità di successo rimangono limitate. Coltivando un’immagine che proietta tutte le qualità che i consumatori ritengono desiderabili, viene notevolmente migliorata l’opportunità di ottenere riconoscimento, generare entrate e stabilire rapporti di lavoro a lungo termine con i clienti.
Alla fine, il personal branding comporta un processo di inventario personale, sviluppo di abilità, identificazione e gestione costruttiva delle debolezze e proiezione di un livello di competenza che alla fine conquista la fiducia degli altri. Come per molti aspetti dell’interazione umana, il marchio personale è un processo che continua per tutta la vita, consentendo all’individuo di affrontare nuove circostanze in modo da garantire il successo continuo.