Sviluppato da Robert A. Bruce, il protocollo Bruce è un test diagnostico somministrato principalmente come parte di un esame cardiologico. Durante questo test di funzionalità cardiaca unico, i pazienti devono camminare su un tapis roulant per diversi minuti a varie velocità e inclinazioni. Come risultato di questo esame, i medici sono maggiormente in grado di rilevare o prevedere condizioni cardiache come l’angina e la malattia coronarica.
Conosciuto anche come tolleranza all’esercizio o test da sforzo, il protocollo Bruce viene spesso utilizzato per diagnosticare pazienti che hanno precedentemente lamentato dolore toracico o che hanno una storia di malattie cardiache. Il test è anche utile per valutare o diagnosticare le malattie polmonari. Mentre a volte vengono somministrati altri test da sforzo, i medici considerano in gran parte il protocollo Bruce uno strumento completamente accurato nella diagnosi di problemi cardiovascolari e respiratori.
Durante il protocollo Bruce, i pazienti vengono testati in sette fasi diverse, ciascuna composta da intervalli di tre minuti. Nella prima fase, a un paziente viene chiesto di camminare su un tapis roulant a un ritmo lento con una leggera pendenza mentre è collegato a strumenti utilizzati per registrare segni vitali come la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Man mano che il test avanza, l’inclinazione aumenta lentamente così come la velocità del tapis roulant. Il tempo totale speso per il protocollo Bruce dovrebbe variare a seconda che il paziente non sia in grado di completare il test a causa di dolore toracico, vertigini, estrema stanchezza o drastici cambiamenti della pressione sanguigna. Se si verifica una di queste condizioni, il test viene immediatamente interrotto.
Gli elettrocardiografi vengono controllati al completamento di ogni fase all’interno del test per monitorare la funzione cardiaca e viene valutata periodicamente anche la pressione sanguigna del paziente. Inoltre, non è insolito che un test venga interrotto prima del completamento a causa del feedback ricevuto dagli strumenti medici utilizzati per monitorare i segni vitali di un paziente. Mentre i segni vitali possono indicare che un paziente è in serio pericolo se continua lo stress da esercizio, i test vengono spesso interrotti a causa della mancanza di forma fisica di un paziente altrimenti sano, che gli impedisce letteralmente di completare fisicamente tutte e sette le fasi del protocollo Bruce.
Indipendentemente dal fatto che il protocollo Bruce venga interrotto a causa dei segni vitali di un paziente o dell’incapacità fisica di completarlo, il monitoraggio del cuore e della pressione sanguigna continua per diversi minuti. Ciò aiuta i medici a comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo nel sistema cardiovascolare di una persona dopo un esercizio rigoroso. Per diversi minuti immediatamente dopo un test, i pazienti possono ancora avvertire vertigini o mancanza di respiro e possono ancora verificarsi aritmie cardiache.