La parete posteriore concava dell’interno di un bulbo oculare è chiamata retina. C’è una zona precisa della retina chiamata foveola che è significativamente responsabile dell’acuità visiva, la capacità di distinguere nettamente il colore e il dettaglio. Agli occhi umani, è densamente pieno di quattro cellule molto specializzate, le più piccole unità autonome della vita. Ciascuno emette un segnale elettrico quando esposto a un particolare colore della luce. Il motivo per cui l’occhio umano deve muoversi per tracciare e leggere questo testo è che ogni lettera successiva viene messa a fuoco su questo minuscolo punto.
L’intera retina è coperta da cellule sensibili alla luce. I suoi bordi esterni sono principalmente cellule chiamate aste che registrano solo la luce rispetto al buio e interpretano il movimento. Progressivamente verso il centro della retina ci sono cellule di un diverso tipo chiamate coni che registrano la luce colorata. Fuori centro, tutti i nervi collegati ai milioni di cellule della retina convergono per creare un “punto cieco”. Quasi esattamente al centro è una piccola area ovale di circa 5 mm di diametro chiamata macula.
Vicino al centro della macula si trova una rientranza chiamata fovea in cui sono concentrate le cellule del cono. Infine, al suo centro si trova la foveola. Nell’uomo medio, ha un diametro di circa 0,008-0,014 pollici (0,2 – 0,35 mm). Misurato orizzontalmente sull’intero campo visivo di un essere umano, cattura un arco di soli 1,2 gradi.
La foveola contiene esclusivamente cellule coniche. Gli esseri umani hanno tre tipi di cellule coniche, ma gli occhi di alcuni animali possono averne quattro, per consentire un diverso campo visivo. C’è una certa sovrapposizione tra i tre tipi, ma essenzialmente differiscono nella loro sensibilità alla luce rossa, verde o blu. Dalla combinazione del fatto che questi tre colori siano rilevati o meno dalle rispettive celle a cono, il sistema visivo umano è in grado di interpretare l’intero spettro dei colori.
La struttura delle cellule del cono all’interno della foveola è leggermente diversa dalla normale perché qui sono compattate così densamente. La loro primaria importanza per la visione umana è indicata dal fatto che tutti i nervi originati dalla foveola sono raggruppati in un unico grande nervo che prende un percorso più diretto verso il cervello, diversamente dal nervo ottico principale. C’è un altro tipo di cellula nella foveola chiamata cellule Müller di particolare interesse per gli scienziati medici. Sono cellule gliali: cellule che forniscono supporto strutturale, protezione e sostanze nutritive alle cellule nervose associate, come bastoncelli e coni. Alcune ricerche preliminari suggeriscono che le cellule di Müller sono in grado di trasformarsi in, e quindi rigenerare, altri tipi di cellule oculari.