La logoterapia è una forma di analisi esistenzialista creata dallo psichiatra Viktor Frankl a metà degli anni ‘1930. È incentrato sulla convinzione che la ricerca del significato sia l’unico motore della vita di una persona e presuppone che ogni singola persona abbia le risorse disponibili per far fronte a qualsiasi situazione si presenti. La logoterapia è aiutare la persona a trovare queste risorse nascoste dentro di sé. La parola logoterapia deriva dalla parola greca logos, che letteralmente significa “significato”.
Logoterapia è la terza scuola viennese di psicoterapia. La prima scuola è la psicoanalisi di Sigmund Freud e la seconda scuola è la psicologia individuale di Alfred Adler. Frankl era uno studente di queste scuole prima di creare la logoterapia e pubblicava articoli nelle riviste di Freud e Adler.
Esistono diciannove principi della logoterapia e tutti incoraggiano la crescita personale e la comprensione. I tre punti fondamentali sono “la vita ha un significato in tutte le circostanze”, “abbiamo la libertà di trovare un significato” e “la volontà di significato è la nostra motivazione principale”. Gli altri 16 principi si espandono su queste affermazioni primarie.
Il primo punto implica che non importa quali siano le circostanze, c’è un significato nascosto da qualche parte. Questo vale per tutto, compresi atteggiamenti, arte, natura, relazioni, hobby e impegni. Le situazioni apparentemente prive di significato sono un’altra possibilità per trovare un significato nascosto su cui crescere. Ogni persona è unica e gli atteggiamenti e le posizioni assunte nei confronti di scenari diversi sono qualcosa da cui si può imparare.
La libertà di trovare un significato significa che, qualunque cosa accada, abbiamo il potere di dedurre cosa sta succedendo, perché sta accadendo e perché mostriamo determinate reazioni alla situazione. Questo non insinua l’effettiva libertà dalle limitazioni fisiche o psicologiche, ma la libertà di comprendere. Le persone con nevrosi e altri disturbi nascono con gli strumenti per trovare questi significati, ma hanno difficoltà a trovare le risorse per farlo dentro di sé.
Il terzo punto fondamentale si basa sulle domande principali della vita. “Perché siamo qui?” “Esiste un Dio?” e domande simili che affliggono gli individui sono la forza trainante della vita. La ricerca della risposta a queste domande è ciò che ci motiva a continuare a vivere, non la ricerca del piacere o dei beni materiali. La logoterapia avverte che l’edonismo e il materialismo sono percorsi verso una vita vuota, mentre scoprire il significato dietro la vita è il percorso verso un’esistenza appagante.
Viktor Frankl ha testato personalmente la logoterapia quando è stato portato in un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale. Scoprì che i sopravvissuti si stavano concentrando sul futuro e sul significato della vita oltre i campi di concentramento. Molti credono che il trionfo di Frankl sugli inimmaginabili tormenti psicologici attesti il valore della logoterapia. Frankl ha detto: “La logoterapia si concentra sul futuro, vale a dire sui significati da realizzare in futuro”. Diagnosticando la propria esistenza e il significato delle circostanze in cui si trovava, è stato in grado di evitare che il trauma lo sopraffacesse e gli impedisse di rinunciare alla speranza.