Cos’? la schizofrenia?

La schizofrenia ? una malattia mentale che compromette la capacit? di percepire la realt?. Viene spesso confuso con la doppia personalit?, alla quale non ? affatto simile. Piuttosto, quelli con schizofrenia possono soffrire di pensieri deliranti che possono compromettere il comportamento e la capacit? di vivere una vita normale e funzionale.
La schizofrenia si sviluppa pi? spesso nei giovani adulti nella tarda adolescenza. ? ugualmente diffuso tra maschi e femmine. Molto raramente, la malattia pu? manifestarsi nella prima infanzia. Inoltre, la variet? ad esordio tardivo pu? verificarsi negli anziani, forse legata alla demenza da morbo di Alzheimer, anche se non ? sempre cos?. Molto spesso, tuttavia, un adolescente pi? grande che ? sembrato relativamente in salute e in buona salute inizier? a mostrare i sintomi della malattia. I sintomi variano in prevalenza e persistenza e sono un modo per diagnosticare diversi tipi di malattia.

I sintomi sono organizzati in tre classi, positivo, disorganizzato e negativo. Positivo non si riferisce a “buono” in questo caso. I sintomi positivi includono deliri e allucinazioni. I deliri di solito si dividono in quelli di grandezza e quelli di persecuzione. Coloro che soffrono di questa malattia possono credere di essere invincibili o onnipotenti e quindi non possono essere feriti. Ci? pu? indurli ad agire in modi pericolosi per se stessi o per gli altri. Al contrario, le persone colpite possono credere che altri stiano tramando contro di loro, o che ci sia una tendenza sovversiva da parte di coloro che li circondano a danneggiare in qualche modo la persona.

Le allucinazioni sono spesso presenti e alimentano le delusioni. Lo schizofrenico pu? sentire voci che non ci sono. Possono anche vedere cose che non esistono. Queste voci o visioni aggiuntive possono far sentire la persona intrappolata impotente, poich? non pu? distinguere tra ci? che ? reale e ci? che non ? reale.

I sintomi disorganizzati della schizofrenia includono difficolt? di comunicazione. Il discorso pu? essere alterato o incomprensibile. La persona interessata pu? avere conversazioni con qualcuno che solo lui o lei pu? vedere. L’espressione vocale alterata ? spesso accompagnata da movimenti ripetitivi, ritmo o camminata in cerchio.

Negativo non significa realmente “negativo” ma piuttosto “non presente”. Un paziente pu? avere un tono piatto che non esprime alcun interesse per la conversazione. Il discorso pu? essere molto banale e significare davvero poco. Possono esistere incapacit? di portare a termine le attivit? e un persistente disinteresse per la vita.

Esistono cinque sottotipi di schizofrenia, in base alla gravit? o alla mancanza dei suddetti sintomi. I pazienti catatonici sembrano muoversi molto poco e per lo pi? esibiscono ci? che chiameremmo sintomi disorganizzati. La schizofrenia disorganizzata tende ad avere principalmente sintomi negativi e disorganizzati. La schizofrenia paranoide ? caratterizzata da sintomi positivi e mancanza di sintomi disorganizzati o negativi. Il tipo residuo ha sintomi positivi a bassa intensit?. La schizofrenia indifferenziata mostra sintomi positivi, ma non mostra sintomi totalmente negativi o disorganizzati.

In molti casi, la malattia pu? rispondere bene alla terapia farmacologica. Spesso, quando le persone vengono diagnosticate per la prima volta, possono richiedere l’ospedalizzazione psichiatrica per iniziare un regime farmacologico e aiutare a stabilizzare la loro condizione. I farmaci, come gli antipsicotici, possono aiutare ad alleviare alcuni ma non tutti i sintomi. Al paziente viene anche insegnato a riconoscere che il cervello continuer? a produrre alcuni sintomi positivi e che questi dovrebbero essere ignorati.

Una volta che alcuni dei sintomi sono sotto controllo, le persone con la malattia hanno bisogno di terapia e supporto continui, spesso impiegando tecniche cognitivo comportamentali per aiutare a far fronte a quella che sar? una malattia permanente. Non esiste una cura specifica; ci sono semplicemente metodi per aiutare a ridurre i sintomi e far fronte alla condizione. Per circa 1/3 di tutti i pazienti, anche questi metodi potrebbero non fornire abbastanza sollievo per funzionare nella societ? e alcune persone con forme molto gravi richiederanno cure o ospedalizzazioni per tutta la vita.
Sfortunatamente, la maggior parte dei farmaci antipsicotici pu? avere effetti collaterali significativi a lungo termine, causando obesit?, differenza nell’andatura e sintomi simili al Parkinson dopo un lungo periodo di utilizzo. I ricercatori stanno cercando di sviluppare nuovi farmaci e metodi di somministrazione che potrebbero rivelarsi pi? efficaci, ma questa malattia rimane difficile da trattare e con cui convivere.