Cos’è l’ascesso di Bartolini?

L’ascesso di Bartolini è un’infezione della ghiandola di Bartolini, che si trova nei genitali femminili. Ci sono due piccole ghiandole di Bartolini delle dimensioni di un pisello situate su ciascun lato delle piccole labbra, comunemente chiamate labbra vaginali. L’ascesso di Bartolini si forma quando la piccola apertura della ghiandola di Bartolini si blocca a causa di irritazione, infezione, malattie sessualmente trasmissibili, cattiva circolazione o, in casi molto rari, un tumore. La ghiandola bloccata diventa un nodulo doloroso e pieno di pus.

Lo scopo delle ghiandole di Bartolini è quello di rilasciare fluidi lubrificanti durante l’eccitazione sessuale. Quando una donna è eccitata, questo fluido viene rilasciato e inumidisce leggermente l’apertura labiale della vagina. L’area vaginale altamente sensibile viene così lubrificata e diventa più confortevole per il rapporto.

I sintomi di un’infezione della ghiandola di Bartolini potrebbero includere la presenza di una massa dolorosa su un lato della vagina e spesso è accompagnata da dolore quando si cammina o si è seduti, dolore durante i rapporti sessuali o una vagina dolorosa e sensibile. Se l’infezione è grave, potrebbe essere presente anche la febbre. Potrebbe essere necessaria una consulenza con un medico di base o un ginecologo se la massa continua a gonfiarsi e rimane dolorosa. La diagnosi di un ascesso di Bartolini viene fatta da un medico che esegue un esame fisico dei genitali femminili e possibili test di laboratorio del fluido all’interno dell’ascesso.

Le opzioni di trattamento dipendono dalla gravità dell’ascesso di Bartolini. Se il nodulo è molto gonfio e doloroso, il medico potrebbe decidere di fare una piccola incisione sull’ascesso e drenare la cavità. Gli antibiotici possono anche essere prescritti se è presente la febbre. Dopo aver drenato un ascesso infetto, il medico potrebbe consigliare di immergere l’area interessata in acqua calda più volte al giorno. Questo aiuta ad alleviare qualsiasi disagio nell’area e favorisce il drenaggio e la guarigione.

Per gli ascessi ricorrenti, il medico potrebbe suggerire la rimozione della ghiandola di Bartolini o una procedura chiamata marsupializzazione. La rimozione della ghiandola è rara ma rappresenta un’alternativa alle ricorrenti formazioni di ascessi. La procedura di marsupializzazione di solito viene eseguita in anestesia generale e pone punti su ciascun lato della ghiandola per formare un’apertura permanente per il drenaggio. La marsupializzazione non è raccomandata quando è presente un’infezione attiva.

Non esiste un trattamento preventivo per l’ascesso di Bartolini. Praticare sesso sicuro utilizzando un preservativo ed eseguire una buona igiene personale è sempre una considerazione per mantenere una salute personale ottimale. Al primo segno di un ascesso o cisti di Bartolini, una qualche forma di trattamento di auto-cura, come immergere l’area in acqua calda, potrebbe aiutare ad aprire la ghiandola bloccata. Se il nodulo persiste e diventa doloroso dopo alcuni giorni di autotrattamento, è necessario consultare un medico.