Cos’è un culto?

Il termine “culto” era originariamente impiegato per descrivere un gruppo di persone che adoravano una divinità comune. Tuttavia, alla fine del ventesimo secolo, il significato della parola iniziò ad evolversi. Nel mondo moderno, la parola è solitamente usata in modo peggiorativo, per riferirsi a un gruppo religioso estremista che esiste ai margini della società. Le preoccupazioni per questi gruppi hanno portato ad associazioni negative con l’idea di un culto, piuttosto che ad associazioni positive o neutre. Esempi di famosi culti del ventesimo secolo includono Aum Shinrikyo in Giappone, “Family” di Charles Manson e Children of God.

La parola deriva dal latino cultus, che significa “adorazione”. Molte antiche religioni continuano a essere chiamate culti, perché questa nomenclatura era popolare durante il periodo in cui erano praticate queste religioni. Tra i cristiani, tuttavia, il termine cominciò ad essere usato per descrivere un gruppo religioso che aveva una dottrina teologica difettosa. Per molti cristiani, qualsiasi gruppo che rifiutasse gli insegnamenti del cristianesimo potrebbe essere definito un culto. Nel corso del tempo, la parola iniziò ad essere usata specificamente per riferirsi a gruppi religiosi marginali. Spesso questi gruppi imponevano pesanti restrizioni ai loro membri e sembravano, almeno dall’esterno, pericolosi.

Alcuni culti, come gli Hare Krishna, sono generalmente ritenuti innocui. I loro seguaci attribuiscono a un insieme specifico di credenze e si impegnano in pratiche che ritengono sacre. Tuttavia, altri culti sono purtroppo più sinistri, per i membri del culto o per il mondo esterno in generale. Un culto che rientra in quest’ultima categoria ha tipicamente un leader altamente carismatico che richiede un’accettazione incondizionata. Inoltre, i membri del culto sono spesso reclutati attraverso tecniche di lavaggio del cervello e ci si aspetta che mantengano una vita altamente riservata. In alcuni casi, questo tipo di culto sarà interamente residenziale, il che significa che i membri del culto vivono e mangiano tutti insieme, tagliati fuori dalla società.

Movimenti settari estremisti sono stati dietro ad atti di terrorismo in tutto il mondo, come il Tokyo Gas Attack del 1995. Inoltre, anche i suicidi di massa, come quello commesso dal People’s Temple a Jonestown, sono stati collegati all’attività di culto. Molti attivisti anti-sette sono preoccupati che i membri di una setta possano non prendere le loro decisioni in modo indipendente, perché sentono la pressione della setta come gruppo. Per questo motivo esistono diverse organizzazioni in tutto il mondo per “deprogrammare” le persone che sono state nelle sette. Questi gruppi aiuteranno anche i membri della famiglia a districare i propri cari da situazioni potenzialmente pericolose e lavorano per educare le persone sul potenziale pericolo dell’attività settaria.