Dove finisce l’elettronica usata?

Articoli recenti hanno descritto il paese dell’Africa occidentale del Ghana come una “discarica” ​​per i rifiuti elettronici provenienti da tutto il mondo, ma c’è davvero di più nella storia. In effetti, la maggior parte delle importazioni di elettronica usata del Ghana non vengono semplicemente bruciate, ma piuttosto vengono rinnovate e rivendute localmente. Secondo i dati del 2009 del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, solo il 15% delle importazioni di elettronica usata del Ghana è andato direttamente alla discarica. Le recenti iniziative sono promettenti, non solo per il riciclaggio dell’elettronica, ma anche per la creazione di opportunità di lavoro per molti residenti. I rapporti indicano che il Ghana importa 40,000 tonnellate di “rifiuti elettronici” ogni anno e mentre il paese ha fatto il possibile per riciclare il materiale, fino a poco tempo fa è stato da solo, affrontando sia l’enorme quantità di lavoro che i rischi per la salute associati con esso. Nel 2018, tuttavia, il Ghana ha stipulato un accordo con la società svizzera SGS (Société Générale de Surveillance) che dovrebbe raccogliere $ 100 milioni di dollari di entrate ogni anno. Il patto mira a garantire la corretta gestione di tutto il materiale di scarto elettronico, l’acquisto di beni riciclati e lo sviluppo di impianti di riciclaggio che porteranno più posti di lavoro in Ghana.

Una visita virtuale in Ghana:

Il più grande bacino idrico del mondo (in termini di superficie) è il Lago Volta in Ghana, che copre 3,283 miglia quadrate (8,503 km quadrati).
Il Ghana era precedentemente una colonia britannica conosciuta come la Gold Coast per la sua grande offerta di oro e altre risorse preziose.
Nel 1957, il Ghana divenne la prima nazione dell’Africa subsahariana a ottenere l’indipendenza dal dominio britannico.