La “fiamma eterna” che brucia sulla tomba di John F. Kennedy al cimitero nazionale di Arlington non è stata all’altezza del nome, ma ha avuto solo alcune piccole battute d’arresto da quando ha iniziato a bruciare nel 1963. La fiamma è stata spenta due volte nel 55 anni. La prima volta è arrivata con un po’ di ironia, quando un gruppo di scolari cattolici l’ha accidentalmente cosparso di acqua santa appena un mese dopo che è stato acceso sulla tomba temporanea di Kennedy. Il secondo incidente avvenne nel 1967, subito dopo l’apertura del monumento permanente, quando una forte inondazione non solo spense le fiamme ma danneggiò anche il trasformatore che altrimenti l’avrebbe riaccesa immediatamente. Da allora, però, la fiamma è stata impeccabile e ha continuato a simboleggiare l’eredità duratura di Kennedy.
Ricordando il 35esimo Presidente degli Stati Uniti:
John F. Kennedy è l’unico destinatario di Purple Heart e l’unico vincitore del Premio Pulitzer ad essere eletto presidente degli Stati Uniti.
Secondo alcuni resoconti, Kennedy si aspettava che Lyndon Johnson rifiutasse l’offerta di essere il suo compagno di corsa alle elezioni del 1960. Ha poi inviato suo fratello, Robert F. Kennedy, per cercare di far cambiare idea a Johnson dopo aver accettato.
Durante il suo periodo come membro del Congresso degli Stati Uniti e in seguito come presidente, Kennedy ha donato tutto il suo stipendio in beneficenza.