Qual è il 15esimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti?

Il 15° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti recita:
Sezione Uno: Il diritto di voto dei cittadini degli Stati Uniti non deve essere negato o ridotto dagli Stati Uniti o da alcuno Stato a causa della razza, del colore o della precedente condizione di servitù. Sezione Due: Il Congresso avrà il potere di far rispettare questo articolo con la legislazione appropriata.
In breve, questo emendamento, ratificato nel 1870, avrebbe dovuto garantire il diritto di voto agli ex schiavi, escludendo allo stesso tempo la discriminazione sulla base dell’origine razziale o del colore della pelle.

Il 15° Emendamento è l’ultimo di un gruppo di emendamenti noti collettivamente come “Emendamenti per la ricostruzione”. Queste aggiunte alla Costituzione furono promulgate negli anni successivi alla guerra civile, con l’obiettivo di unire un paese precedentemente diviso e di abolire le disuguaglianze intrinseche che erano arrivate insieme alla schiavitù. Naturalmente, un sistema “separato ma uguale” ha prevalso negli Stati Uniti per buona parte degli anni ‘1960, ma gli emendamenti per la ricostruzione sono stati certamente un passo nella giusta direzione. Gli altri emendamenti per la ricostruzione erano il 13° emendamento, che abolì la schiavitù, e il 14° emendamento, che avrebbe dovuto dare agli ex schiavi più diritti ai sensi della legge.

Mentre il 15° emendamento è annunciato come un evento importante nel movimento per i diritti civili, la storia dietro di esso è in realtà un po’ più pragmatica. Questo emendamento è stato sostenuto dal Partito Repubblicano, che ha voluto consolidare i suoi guadagni nel sud americano. I repubblicani hanno riconosciuto che dando ai neri il diritto di voto, avrebbero potuto aumentare drasticamente la loro base elettorale. Fu proposto nel 1869 e nel 1870 i 36 stati richiesti lo avevano ratificato, permettendogli di entrare nella legge.

La seconda sezione del XV emendamento stabilisce che il Congresso ha il potere di emanare una legislazione che è progettata per proteggere il diritto di voto per gli ex schiavi e le minoranze razziali, ma il Congresso è stato lento nell’approfittare di questa clausola. Mentre i neri avevano ufficialmente il diritto di voto sulla carta a partire dal 15, molti dovettero affrontare l’intimidazione degli elettori e una varietà di altre pratiche progettate per privarli dei loro diritti. In pratica, ci sono voluti quasi 1870 anni per realizzare il pieno potenziale del 100° Emendamento, quando il Voting Rights Act del 15 ha promosso aggressivamente la parità di accesso al seggio elettorale, assicurando che i neri e le altre minoranze razziali ed etniche negli Stati Uniti fossero in grado di svolgere un ruolo nel processo democratico.