Lo scarico di muco denso dal passaggio nasale nella gola, noto come gocciolamento post-nasale, è un potenziale contributo all’alitosi. Gocciolamento post-nasale e alitosi sono correlati in due modi. In primo luogo, la flebo post-nasale fornisce una fonte di cibo e una barriera protettiva per i batteri che sono comunemente associati alla produzione di composti che si combinano con l’alito e ne fanno un odore sgradevole. In secondo luogo, il gocciolamento post-nasale può combinarsi con le particelle di cibo per formare detriti odorosi, noti come tonsilloliti che risiedono nella gola.
Gocciolamento post-nasale e alitosi spesso si verificano contemporaneamente. Questo perché il muco che inizia ad accumularsi in gola a causa del gocciolamento post-nasale fornisce un’ottima fonte di cibo per i batteri. Avere un’eccellente fonte di cibo significa che i batteri prospereranno e sopravviveranno nella parte posteriore della gola, causando un aumento del loro numero. Inoltre, il muco denso può fungere da strato protettivo per i batteri, consentendo loro di rimanere e prosperare.
Dopo essersi nutriti del muco, i batteri devono liberarsi dei prodotti di scarto avanzati. Questi prodotti di scarto sono generalmente composti volatili di zolfo, ovvero zolfo che evapora rapidamente a temperature regolari. Lo zolfo ha un caratteristico odore sgradevole e quando si combina con l’aria espulsa dai polmoni, provoca l’alitosi. I composti volatili di zolfo sono solo un tipo di prodotto di scarto prodotto dai batteri. Esistono molti altri prodotti di scarto associati a una vasta gamma di odori rancidi, come la putrescina, il composto maleodorante prodotto quando la carne marcisce e lo scatolo, che secondo quanto riferito puzza di materia fecale.
Un altro modo in cui il gocciolamento post-nasale e l’alitosi sono collegati è attraverso i tonsilloliti accumulati. I tonsilloliti sono piccoli pezzi duri di materiale bianco solido. Si formano nelle piccole fessure che esistono nelle tonsille. Sono fatti di cellule morte, muco e batteri e generalmente emanano un odore molto sgradevole. Il gocciolamento post-nasale e l’alitosi sono collegati perché l’aumento del muco comporta una maggiore possibilità che parte del muco rimanga intrappolato nelle fessure delle tonsille e si formino tonsilloliti dall’odore rancido.
Il trattamento dell’alitosi causato dal gocciolamento post-nasale comporta la rimozione della causa del gocciolamento post-nasale. Quando il gocciolamento post-nasale è causato da una condizione transitoria, come un raffreddore, l’alitosi dovrebbe risolversi quando il raffreddore si risolve da solo. Il gocciolamento post-nasale cronico è spesso causato da allergie e può essere trattato con decongestionanti o antistaminici. Nei casi cronici gravi, potrebbe essere necessario trattare il gocciolamento post-nasale con un intervento chirurgico per aprire i passaggi del seno ostruiti.