La legge Sun-Ni è un approccio utilizzato nell’elaborazione parallela che tenta di migliorare le prestazioni. È anche chiamato speedup limitato dalla memoria ed è stato proposto dai professori Xian-He Sun e Lionel M. Ni. Questa legge aumenta le dimensioni del problema e cerca di trovare una soluzione limitata solo dalla quantità di memoria disponibile. È una generalizzazione di altri due approcci utilizzati nel calcolo parallelo chiamati legge di Amdahl e legge di Gustafson.
Una delle sfide nel calcolo parallelo è capire come migliorano le prestazioni del sistema quando viene scalato. Poiché può essere difficile da misurare, una delle metriche di scalabilità più note studiate è l’accelerazione. Speedup mette in relazione l’esecuzione di programmi paralleli in esecuzione su un certo numero di processori e il tempo di esecuzione necessario al programma sequenziale più veloce per risolvere quel problema. Un tipo di approccio all’accelerazione consiste nel mantenere costante la dimensione del problema, consentendo di aumentare il numero di processori che lavorano sul problema. Questa è chiamata legge di Amdahl ed è nota come speedup a dimensione fissa.
La legge di Amadhl tenta quindi di ridurre il tempo di esecuzione utilizzando più processori paralleli e fissa il carico di lavoro computazionale come costante. In sostanza, cerca di risolvere il problema in un tempo sempre minore. Al contrario, la legge di Gustafson, nota anche come fixed-time speedup, cerca di ottenere un risultato entro un tempo prefissato e scala la dimensione del problema, effettuando più operazioni per ottenere una soluzione accurata. Questo si applica a problemi dove c’è un vincolo di tempo, ma non è vitale risolverli nel più breve tempo possibile.
L’approccio di accelerazione limitata alla memoria, o legge Sun-Ni, riguarda la dimensione della memoria e il modo in cui influisce sulle prestazioni. La dimensione del problema che può essere affrontata è influenzata dalla quantità di memoria disponibile. Una memoria fisica limitata significa che viene dedicato più tempo alla ricerca di soluzioni alternative per risolvere un problema all’interno dell’architettura di elaborazione parallela. L’approccio adottato dalla legge Sun-Ni è che, se il limite di tempo specificato dall’accelerazione a tempo fisso viene rispettato e c’è spazio di memoria sufficiente, il problema dovrebbe essere ridimensionato per fare un uso adeguato di tutta la memoria disponibile.
Questo è ciò che fa la legge Sun-Ni e la formula considera la dimensione della memoria e la mette in relazione con le prestazioni. Ogni processore in un’architettura di elaborazione parallela ha una memoria fissa e la formula mette in relazione la dimensione del problema con la capacità di memoria totale disponibile. L’accelerazione limitata alla memoria prevista dalla legge Sun-Ni è, in sostanza, una generalizzazione sia dell’accelerazione a tempo fisso che di quella a dimensione fissa. Dato che la dimensione totale della memoria aumenta all’aumentare del numero di processori, la legge Sun-Ni tenta di utilizzare tutto lo spazio di memoria in modo più efficiente.